Storia del Ponte dell’Industria, crollato per l’incendio: “Già denunciati baracche e degrado”

Roma, quartiere Ostiense: in fiamme il Ponte dell'Industria, ma la struttura rimane stabile. Ora preoccupa la viabilità e i cittadini denunciano la situazione di degrado in cui versava. Ecco la storia del "Ponte di Ferro".

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Ponte dell’Industria in fiamme. Sono circa le 23.30 e nei pressi del Gazometro, nel quartiere Ostiense di Roma, è in corso un festival di Street Food: l’atmosfera è conviviale, si beve birra, si mangiano arrosticini, arancini, bombette pugliesi, pasticciotti. All’improvviso, però, all’orizzonte comincia a prendere piede un incendio piuttosto grave, che presto avvolge parte del Ponte dell’Industria, il cosiddetto “Ponte di Ferro”, che, attraversando il Tevere, collega il quartiere Ostiense a viale Marconi. Le persone, che un attimo prima gustavano il cibo di strada, si sono così improvvisamente ritrovate sulle sponde del Tevere a osservare la vista spettrale del ponte in fiamme.

Il rogo è stato di vaste dimensioni ma, fortunatamente, nessuno è rimasto ferito. Le fiamme hanno avvolto la parte laterale del ponte, provocando il crollo di una sezione di circa 7 metri della passerella che corre sotto la struttura e che serve per la manutenzione e il passaggio dei cavi elettrici.

Tuttavia, ciò non ha compromesso (almeno apparentemente) la stabilità statica della struttura, che ha una lunghezza di 131,20 metri e una larghezza di 7,25 metri: questo quanto dichiarato dal comandante dei Vigili del fuoco di Roma Francesco Notaro, intervenuto sul posto assieme ad altri 40 uomini. Che poi ha aggiunto: Adesso è presto per dire quando sarà possibile riaprire il ponte perché, anche se la struttura in sé appare intatta, abbiamo già notato delle possibili deformazioni. Serviranno un sopralluogo e altre verifiche”.

Ponte dell’Industria in fiamme: le cause del rogo

Ponte dell’Industria in fiamme: in merito alle cause che potrebbero aver scatenato il rogo, che ha raggiunto temperature altissime anche a causa del rivestimento in gomma dei cavi elettrici, il comandante dei Vigili del fuoco Francesco Notaro ha avanzato un’ipotesi precisa. Nello specifico, tutto potrebbe essere partito da una fuga di gas provocata dalle bombole utilizzate da alcuni senza dimora, che soggiornavano in alloggi di fortuna proprio nella passerella sotto il ponte. In pochi minuti, l’incendio si sarebbe diffuso colpendo diverse parti della struttura.

Il rogo è stato spento in circa 40 minuti, anche perché i Vigili del fuoco hanno dovuto attendere alcuni istanti prima di poter mettere mano ai cavi elettrici. Il crollo di parte della passerella è avvenuto dopo pochi istanti: hanno fatto il giro del web le immagini che mostrano parte della struttura cedere e cadere dentro il Tevere.

Ponte dell’Industria in fiamme: blackout in 3 quartieri, preoccupa la viabilità. Sul posto Raggi e Gualtieri

Ponte dell'Industria in fiamme: blackout in 3 quartieri, preoccupa la viabilità. Sul posto Raggi e Gualtieri

Ponte dell’Industria in fiamme: il rogo ha scatenato diversi blackout in molteplici zone di Roma. Sono arrivate segnalazioni di mancanza di luce ed elettricità dal quartiere Ostiense, ma anche da Trastevere e Monteverde. Nel pieno delle elezioni amministrative, è giunta sul posto anche la sindaca uscente Virginia Raggi, che ha dichiarato: “Al momento quello che possiamo dire è che stringe il cuore vedere un pezzo di storia ridotto così. Domattina è stato convocato il comitato comunale per vedere i servizi, gas e luce. Poi bisogna vedere la stabilità strutturale. Dopo cercheremmo di lavorare sulla viabilità. Per ora l’importante è che non risultino persone ferite, ci sono accertamenti in corso”. Poco dopo è comparso sul luogo anche il candidato sindaco dei dem, Roberto Gualtieri.

Ciò che adesso preoccupa i cittadini è l’impatto dell’incendio sulla viabilità: il ponte era un punto nevralgico di vitale importanza, come testimoniato da alcuni romani intervistati stamattina da La Repubblica: “Non so quanto ci vorrà a ricostruirlo, questo era un punto nevralgico e noi avevamo già denunciato la presenza di baracche sotto il ponte e tutto quanto il degrado che c’era, speriamo che lo ripristino presto. Oggi è domenica, ma già domani col traffico bisognerà passare o da Testaccio o da Ponte Marconi per arrivare dall’altra parte”. Già a febbraio 2013, infatti, la struttura venne chiusa a causa di un rogo divampato in una baracca situata sotto il ponte e abitata da alcuni clochard.

Un altro intervistato ha dichiarato: “Questo è un problema, penso si passerà da Ponte Marconi, i disagi ci saranno soprattutto per chi abita nella zona di Piramide, che avrà difficoltà a venire da quest’altra parte, bisognerà fare altre strade. Questo era un ponte costruito dagli americani, fatto bene, tutto ciò è un po’ strano”.

Ponte dell’Industria in fiamme, la storia del “Ponte di Ferro”: l’eccidio di 10 donne per mano delle SS

Ponte dell'Industria in fiamme, la storia del "Ponte di Ferro": l'eccidio di 10 donne per mano delle SS

Il ponte dell’Industria, per i romani l’intramontabile “Ponte de fero”, ha dietro di sé una storia importante. In realtà è stato costruito in Inghilterra tra il 1862 e il 1863 da una società belga, poi è stato trasportato a Roma a pezzi e qui è stato montato. Alla presenza di Papa Pio IX, il 24 settembre 1863 passerà sul ponte il primo treno della linea Roma-Civitavecchia poi, quando nel 1911 verrà costruita la Stazione Trastevere, il tracciato verrà trasferito sul nuovo ponte San Paolo. Oggi il Ponte di ferro rappresenta ciò che rimane dell’architettura industriale romana, assieme al vicinissimo Gazometro.

Il Ponte dell’Industria è anche noto per l’eccidio di dieci donne, giustiziate dalle truppe del servizio di sicurezza delle SS il 7 aprile 1944: queste, sorprese dai militari con pane e farina rubati a un forno che riforniva le truppe della Germania nazista, verranno allineate sulle transenne del ponte sul lato di via del Porto Fluviale e lì verranno fucilate. Nel 1997, l‘amministrazione comunale fece realizzare sul ponte una lapide di bronzo in ricordo delle donne dei quartieri Ostiense, Portuense e Garbatella, che coraggiosamente avevano sfidato i nazisti.

Leggi anche: Elezioni a Roma, ultimo giorno di campagna elettorale: il 3 e il 4 ottobre si va alle urne

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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