Home Storie La piccola Cloe gioca felice nell’hotspot: “Una luce nel caos di Lampedusa”

La piccola Cloe gioca felice nell’hotspot: “Una luce nel caos di Lampedusa”

Stanno facendo il giro del web le foto della piccola Cloe, immortalata mentre gioca spensierata all'interno dell'affollatissimo hotspot di Lampedusa.

Stanno facendo il giro del web le foto della piccola Cloe, tre anni, immortalata mentre sembra giocare spensierata all’interno dell’affollatissimo hotspot di Lampedusa. Dall’isola siciliana continuano ad arrivare notizie di nuovi sbarchi: al momento, i migranti sarebbero oltre 7000, praticamente più degli abitanti del luogo.

La situazione è di piena emergenza, prova inconfutabile di quanto la politica migratoria messa in atto finora dal Governo Meloni stia fallendo. Insomma: è chiaro che la strategia dei porti chiusi, delle visite in Tunisia e dell’indebolimento delle Ong non abbia funzionato. Come ha notato più di qualcuno, forse è arrivato il momento di far sentire la propria voce in Europa.

La tenera inconsapevolezza della piccola Cloe nel caos di Lampedusa

La situazione è talmente caotica che a Lampedusa è stato dichiarato lo stato di emergenza. Migranti che temevano di rimanere senza cibo si sono scontrati con gli agenti in tenuta anti-sommossa. Chiara un’evidenza: l’hotspot – che può ospitare al massimo qualche centinaio di persone – non può di certo rispondere all’enorme numero di migranti approdati sull’isola siciliana.

Colpa anche delle decisioni poco lungimiranti prese in passato, come quella di non ingrandire l’hotspot con l’intento di non “invogliare” gli arrivi. Ma nel caos e nella folla, si assite ogni tanto anche a qualche sprazzo di luce. Come quello della piccola Cloe, appunto, ripresa mentre gioca spensierata nella dolce inconsapevolezza della sua tenera età.

La piccola Cloe e gli altri bambini

La piccola Cloe e gli altri bambini

L’immagine – pubblicata dall’Ansa – ritrae la piccola Cloe con in mano un porcellino e un polipetto di plastica con i quali gioca in braccio al papà. La bambina di 3 anni, riporta l’agenzia, richiamata dai disegni di un casco da motociclista, decide di indossarlo e – quando ci riesce – manifesta tutta la sua gioia mandando baci con la mano alla giornalista e a tutti quelli che, divertiti, si fermano a guardarla.

La bambina e i suoi genitori sono sbarcati due giorni fa a Lampedusa, insieme alle altre migliaia di profughi. La famiglia di Cloe si trova nell’area di presidio dei vigili del fuoco insieme a molte altre persone, per lo più donne e bambini.

Tutti sono in attesa di salire sugli autobus per il trasferimento al porto, dove si imbarcheranno su navi militari o traghetti verso la terraferma. Ed è proprio qui, in quest’area sterrata, che si compie un piccolo miracolo: i bambini, alcuni dei quali scalzi, si rincorrono felici, senza mai allontanarsi da mamma e papà.

La piccola Cloe è partita da Sfax, in Tunisia, assieme ai genitori, originari del Senegal. Il suo lungo viaggio è durato quattro giorni. Sa di essere in Italia, seppur non esattamente dove. Sua mamma e suo papà sognano per lei un futuro più luminoso e sperano possa diventare un bravo medico.

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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