Pasqua 2022, ecco perché la data cambia ogni anno

La Pasqua cristiana è una festività mobile, la cui data cambia di anno in anno perché correlata al ciclo lunare. Cade sempre la domenica dopo la prima luna piena dell'equinozio di primavera.

Melissa Matiddi
Melissa Matiddi
Esperta in comunicazione e digital marketing, studia lo yoga e le discipline orientali. Ama creare, leggere e viaggiare. Silenziosa ma rumorosa, è sempre pronta a varcare nuovi orizzonti.
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La Pasqua nel 2022 cade il 17 aprile, la domenica dopo la prima luna piena dell’equinozio di primavera. Secondo il ciclo delle fasi lunari, questa data è tra le festività mobili, ed è sempre condizionata dal movimento della luna.

Questa decisione è stata presa durante il Concilio di Nicea, nel 325 d.C., dove si stabilì che la festa cristiana si sarebbe celebrata la prima domenica disponibile dopo la luna piena.

Nel 2021, l’equinozio di primavera è avvenuto il 20 marzo, mentre il plenilunio, la fase in cui l’emisfero lunare è completamente illuminato dal sole ed è interamente visibile alla terra, la famosa luna piena, c’è stato il 28 marzo.

Nel 2022 si festeggerà il 17 aprile poiché l’equinozio è avvenuto il 20 marzo e il plenilunio si è realizzato il 17 aprile. Invece nel 2023, la festività cadrà ad aprile.

Pasqua 2022: perché le fasi lunari influenzano questa festa?

Il legame con il calendario lunare è associato al fatto che la Pasqua cristiana tragga origine da quella ebraica, chiamata Pèsach che significa appunto passare oltre. A differenza della nostra festività che celebra la rinascita di Gesù, quella giudea onora la liberazione del popolo ebraico dalla schiavitù e celebra l’esodo dall’Egitto, guidato dal profeta Mosè, verso la terra promessa.

Gli ebrei ancora oggi, usano un calendario in cui i mesi durano 29 o 30 giorni e sono influenzati dal ciclo lunare. Infatti, la Pasqua ebraica viene festeggiata il 14esimo giorno del mese nissàn, in equilibrio con la luna piena di marzo e aprile.

Definito il capo dei mesi, contenente gli insegnamenti unici e fondamentali per il servizio divino di ciascun ebreo, il nissàn è considerato il mese della redenzione, in cui i credenti ricevono nuove energie che gli permettono di liberarsi e di elevarsi oltre i limiti imposti dalla natura, fornendo un approccio miracoloso all’individuo stesso.

Il Concilio di Nicea cambia data alla Pasqua

Fino al II Secolo, anche i cristiani festeggiavano la Pasqua, il 14 nissàn, per ricordare la morte di Gesù. Successivamente, dopo il Concilio di Nicea, si decise di celebrare solo la risurrezione di Cristo.

L’imperatore Costantino convocò 300 vescovi al Concilio Ecumenico, a sue spese, il 20 maggio del 325 d.C. per affrontare due grosse questioni cattoliche: la prima, relativa alla collocazione teologica del Logos divino e la seconda, riguardante l’unificazione della data. L’imperatore scriverà a proposito della decisione:

Si è deciso con giudizio unanime che la santissima festa della Pasqua sia celebrata in un unico e medesimo giorno.

Con questo provvedimento, venne abbandonata la data in comune tra cristiani ed ebrei, e fu fissata la celebrazione della Pasqua cristiana la prima domenica dopo la luna piena e dopo la festività ebraica, condizionando inevitabilmente anche altre feste mobili: la Pentecoste, celebrata 50 giorni dopo la Pasqua e le Ceneri che aprono 47 giorni prima, il periodo della Quaresima.

Il Concilio si concluse il 25 luglio del 235, giorno del ventesimo anniversario dell’imperatore, che approvò la nuova datazione della Pasqua.

Nel 2025 cristiani ed ebrei festeggeranno la Pasqua lo stesso giorno

Nel 2025 la cristianità celebrerà il 1700° anniversario del Concilio di Nicea, in questo anno le chiese d’Occidente e d’Oriente potranno festeggiare di nuovo la Pasqua insieme il 20 aprile.

Diciassette secoli fa si gettò il seme per la decisiva separazione tra le due chiese, la commemorazione potrebbe significare il riavvicinamento di Occidente e di Oriente.

Si percepisce il desiderio di sfruttare questo prossimo giubileo per unificare e raggiungere una data comune che possa risvegliare il dialogo teologico tra la chiesa cristiana che calcola la data della Pasqua secondo il calendario gregoriano e la chiesa ortodossa che invece segue il calendario Giuliano.

Nel 2025, i moti della luna andranno di nuovo a coincidere e per tutti la Pasqua sarà il 20 aprile.

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