Francia, scoperta nuova variante “IHU”: cosa sappiamo e perché preoccupa

Covid, nuova variante IHU scoperta in Francia: il paziente zero è un viaggiatore proveniente dal Camerun. Ecco perché preoccupa e cosa sappiamo finora.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Nuova variante IHU: ecco di cosa si tratta.

In Francia, dove nelle ultime 24 ore si sono registrati circa 200mila nuovi casi di Covid quasi del tutto riconducibili ad Omicron (il 60%), è stata individuata una nuova variante, che presenta 46 mutazioni e 36 delezioni: potrebbe essere quindi più contagiosa e “resistente” rispetto al virus originale.

Il paziente zero è un viaggiatore proveniente dal Camerun, ma non sarebbe l’unico contagiato. L’inedito ceppo di Covid, infatti, ha colpito altre 12 persone ed è stato definito un “lontano parente” della Omicron.

Nuova variante IHU: il focolaio a Marsiglia dello scorso dicembre

L’Oms non le ha ancora dato un nome, l’abbiamo chiamata IHU (in onore dell’Istituto in cui è stata identificata, ndr) ed è stata depositata sulla rete di condivisione scientifica Gisaid con il nome B.1.640.2”, queste le parole di Philippe Colson, il professore a capo della squadra che ha scoperto la nuova variante a inizio dicembre dell’anno scorso, quando ne ha riscontrato la presenza in 12 pazienti della città di Forcalquier, a un centinaio di chilometri da Marsiglia.

Il timore, come spiegato, è che IHU possa resistere maggiormente ai vaccini anti-Covid disponibili, ma al momento non sembra essere molto diffusa. La ricerca che se ne occupa è stata pubblicata su medRxiv, in attesa di revisione prima della pubblicazione su una rivista scientifica.

Nuova variante IHU: ecco perché preoccupa

Nuova variante IHU: ecco perché preoccupa

Nuova variante IHU: i ricercatori francesi hanno sottolineato quanto sia difficile “bloccare” il diffondersi di nuove versioni del virus. Hanno spiegato: “Le osservazioni mostrano ancora una volta l’imprevedibilità con cui emergono varianti di Sars-CoV-2 e la loro provenienza dall’estero”, nel caso di IHU sempre dall’Africa come Omicron. Gli scienziati hanno aggiunto: “Questo testimonia la difficoltà di controllare l’ingresso delle varianti e la loro successiva diffusione”.

Il ceppo scoperto a Marsiglia non è stato rilevato in altri Paesi: è anche per questo motivo che l’Oms non l’ha ancora inserita nella lista delle varianti d’interesse. Tale versione, comunque, preoccupa molto perché avrebbe la mutazione E48K, quella che rende il virus più resistente ai vaccini. Inoltre, presenterebbe pure la mutazione N501Y, vista per la prima volta con la variante Alfa, che aumenterebbe la trasmissibilità del Covid.

Va sottolineato che il fatto che B.1.640.2 o “IHU” contenga queste due mutazioni non significa automaticamente che essa sia più trasmissibile ed elusiva, anche perché combinazioni di mutazioni possono “annullarsi” o comunque essere poco vantaggiose per il patogeno. In ogni caso, tutto è da confermare e approfondire: si attendono gli studi necessari per appurare quelle che, allo stato attuale, sono soltanto delle ipotesi.

Leggi anche: Vaccinarsi con terza dose da positivi: cosa si rischia? Ha senso fare un tampone?

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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