Home Attualità News “Non stringo la mano ai nazisti”, denunciata la sindaca tedesca

“Non stringo la mano ai nazisti”, denunciata la sindaca tedesca

Sulla sinistra Patrick Wieschke, esponente del partito nazional-democratico. Sulla destra Katja Wolf, sindaca di Eisenach.

Si dice che non si possa fare politica a livello nazionale senza sporcarsi le mani. Ma esiste chi rifiuta di andare contro i propri principi e non accetta neanche un compromesso così innocente come un sorriso di circostanza. Parliamo di Katja Wolf, sindaca di Eisenach, una cittadina di 42mila abitanti nel cuore boscoso della Germania, che è sotto i riflettori per non aver voluto stringere la mano ai rappresentati del partito di estrema destra durante una cerimonia ufficiale. Una presa di posizione che si è trasformata in vero e proprio incidente diplomatico. Secondo una legge della Turingia, i nuovi consiglieri comunali si insediano ufficialmente dopo la stretta di mano del sindaco. Grazie a un 10% ottenuto alle urne, il partito nazional-democratico tedesco, dalle forti tendenze neonaziste, è riuscito a far eleggere 4 consiglieri. Al momento dell’insediamento, però, la Wolf ha tenuto fede ai suoi ideali anche a costo di sfidare la legge, rifiutandosi di dare la canonica stretta di mano ai 4 esponenti del NPD. Ai consiglieri questa presa di posizione non è davvero andata giù e il neonazista Patrick Wieschke ha denunciato la Wolf, chiedendo ai magistrati di obbligarla a stringere la mano a lui e ai tre nuovi consiglieri del suo partito. Ma la sindaca è decisa a continuare per la sua strada:

Con certe persone non voglio avere contatti fisici. Stringere la mano ha un alto valore simbolico, trasmette rispetto, è un atto politico. Per questo non l’ho mai stretta né a Wieschke, estremista di destra, razzista, nemico della Costituzione e pregiudicato, né ai consiglieri NPD. È una questione di principio, decido io con chi avere contatti fisici, il mio corpo mi appartiene. Rispetto i risultati elettorali, il NPD ha gli stessi diritti e doveri delle altre forze politiche e io ne sono il garante. Ma la mano no.

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Giornalista con studi in Mediazione Linguistica, una formazione da teatrante e una generale tendenza a perdersi nei vicoli di una fervida immaginazione. Ama in egual misura la scienza e la poesia e si spende da tempo per la crociata della Mental Health Awareness come missione di vita.
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