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É morta Raffaella Carrà, regina della tv. Japino: “Il suo talento risplenderà per sempre”

Raffaella Carrà è morta all'età di 78 anni dopo una malattia tenuta nascosta fino alla fine. Il suo desiderio era che i fan la ricordassero piena di energie.

Raffaella ci ha lasciati. É andata in un posto migliore, dove la sua umanità, la sua inconfondibile risata e il suo straordinario talento risplenderanno per sempre”, con queste parole Sergio Japino ha dato il triste annuncio della morte di Raffaella Carrà, sua storica collaboratrice e per un lungo periodo anche compagna di vita.

La Carrà è stata un’artista che nella sua lunga carriera si è cimentata in diversi ruoli, nei quali ha sempre dimostrato delle ottime capacità tanto da eccellere non solo come presentatrice e signora della televisione ma anche come cantante, ballerina e attrice. Ciò che la contraddistingueva era il suo sorriso e la sua inconfondibile risata.

Da come ha raccontato Japino, suo ex compagno, pare che una malattia l’avesse colpita:

Da qualche tempo aveva attaccato quel suo corpo così minuto eppure così pieno di straripante energia.

Una forza inarrestabile la sua, che l’ha imposta ai vertici dello star system mondiale, una volontà ferrea che fino all’ultimo non l’ha mai abbandonata, facendo si che nulla trapelasse della sua profonda sofferenza.

L’ennesimo gesto d’amore verso il suo pubblico e verso coloro che ne hanno condiviso l’affetto, affinché il suo personale calvario non avesse a turbare il luminoso ricordo di lei.

Raffaella Carrà, una carriera brillante

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Raffaela Maria Roberta Melloni, questo il nome all’anagrafe di Raffaella Carrà, nasce a Bologna nel 1943 e cresce in Emilia Romagna. Da bambina trasferisce a Roma per studiare all’Accademia nazionale di danza e al Centro sperimentale di cinematografia.

Debutta in televisione nel 1961 con il programma Tempo di danza, al fianco di Lelio Luttazzi, ma è nel 1970, grazie al successo di Canzonissima, che diviene nota al pubblico. La Carrà sarà la prima showgirl della tv in bianco e nero.

Il suo stile sfrontato e l’ombelico di fuori la caratterizzano rispetto alle colleghe dell’epoca. Il brano Tuca Tuca la consacra in modo definitivo come uno dei personaggi televisivi più amati dagli italiani, a cui seguono Ma che musica maestro, A far l’amore comincia tu e Fiesta.

Negli anni ottanta la Carrà torna a condurre con Corrado, dopo il successo di Canzonissima, la terza edizione di Fantastico, un varietà seguito da una media di 25 milioni di spettatori a puntata. In questi anni inizia la collaborazione professionale con Gianni Boncompagni, il cui sodalizio per un certo periodo fu anche sentimentale.

Dopo una breve parentesi in Fininvest negli anni novanta torna in Rai alla conduzione di Carramba! Che sorpresa, un programma ideato da Sergio Japino che prevedeva oltre alle sorprese rivolte al pubblico in sala, anche momenti di spettacolo e ospiti sia italiani che internazionali.

Raffaella Carrà, donna semplice e dal cuore grande

Raffaella Carrà non ha avuto figli, anche se ne ha adottati a migliaia. Con il programma Amore, che più le rimase nel cuore, fa sapere Japino, ne ha adottati 150mila. Come riportato da YesLife, sembra che il desiderio di avere figli sia arrivato quando ormai biologicamente non era più in grado di averli e che il medico le disse di rassegnarsi.

Riguardo alla sua morte le sue richieste furono molto umili. Ecco, come riporta Japino, quali disposizione aveva richiesto:

Raffaella ha chiesto una semplice bara di legno grezzo e un’urna per contenere le sue ceneri. Nell’ora più triste, sempre unica e inimitabile, come la sua travolgente risata. Ed è così che noi tutti vogliamo ricordarla.

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