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Lunghe file per vendersi gli ultimi gioielli di famiglia: ecco i nuovi poveri italiani

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Per alcune famiglie messe in ginocchio dalle ripercussioni economiche del lockdown, vendere il proprio oro è la soluzione più veloce per avere liquidità.

Secondo Coldiretti, sono più di un milione i nuovi poveri che hanno bisogno di aiuto per mangiare. Una situazione nata o amplificata per effetto delle limitazioni imposte per contenere il contagio e per la conseguente perdita del lavoro. L’emergenza da coronavirus, dopo quella sanitaria, è economica e finanziaria. Leggi anche: Padova, parrucchieri si incatenano davanti al loro negozio

Chi sono i nuovi poveri

Il non poter lavorare, gli aiuti dello Stato che per alcune categorie professionali tardano ad arrivare, le ripercussioni del lockdown sul lavoro sommerso, risparmi che scarseggiano, tutti fattori che stanno mettendo in ginocchio intere famiglie. Secondo la stima di Coldiretti, fra i nuovi poveri ci sono coloro che hanno perso il lavoro e non possono utilizzare lo smart working, piccoli commercianti o artigiani costretti a chiudere le loro botteghe, i lavoratori a nero senza particolari sussidi o aiuti pubblici, senza risparmi messi da parte, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie. Leggi anche: 3,7 milioni di italiani lavorano in nero, quando il reddito di emergenza?

Vendere l’oro per avere liquidità

Dal Nord al Sud della penisola, lunghe file di fronte al banco dei pegni per rinunciare ai propri gioielli in oro, spesso ricordi di famiglia, pur di avere liquidità e affrontare i problemi dovuti a questa pandemia e andare avanti. Per alcuni, vendere l’oro è la soluzione più immediata per avere subito denaro disponibile.

Il Covid colpisce anche la dignità delle persone

Sempre secondo l’esperienza di Coldiretti, a chiedere aiuto presso i centri di distribuzione dei pacchi alimentari si presentano persone e famiglie che prima d’ora non avevano mai sperimentato condizioni di vita così difficili. I centralini accolgono decine di telefonate al giorno di padri e madri che chiedono aiuto perché non sanno come sfamare i figli. Molti provano vergogna per questa nuova e complicata situazione in cui si sono ritrovati, loro malgrado. Leggi anche: Regolarizzare i lavoratori in nero migranti e salvare i nostri raccolti   di Catiuscia Ceccarelli  

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