Lingua bianchissima, da cosa dipende?

La lingua bianchissima è spia di malattie che richiedono l'intervento medico. È un fenomeno diffuso anche nei bambini. Ecco cause, rimedi e prevenzione.

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È risaputo che la lingua sia indice dello stato di salute di una persona. Una lingua indice di buona salute è solitamenete di colore roseo. Una lingua coperta da una patina bianca dà dei segnali da parte del nostro corpo.

Proviamo a interpretarli e a descrivere un fenomeno molto diffuso anche nei bambini.


Perchè ho la lingua bianchissima?

La lingua diventa bianca quando, in presenza di un disturbo, i villi che ricoprono la lingua crescono e fanno apparire la mucosa biancastra.
Molto semplicemente, la lingua bianca può dipendere dalla disidratazione, dal fumo o dai farmaci (come gli antibiotici).

Oppure, una dieta squilibrata e povera di vitamina B12 può creare disordini intestinali che si ripercuotono nel cavo orale. La lingua bainchissima può essere anche collegata al reflusso gastroesofageo o a disturbi gastrointestinali di varia natura.

Non è causa di alitosi, come erroneamente siamo spinti a pensare.


Ecco le cause principali che rendono una lingua bianchissima

lingua bianchissima da cosa dipende


Le cause più comuni e facilmente risolvibili della lingua bianca sono state elencate nel paragrafo precedente. Purtroppo, però, la lingua bianchissima può esse spia anche di malattie che necessitano l’intervento medico e una cura specifica.


Se il problema persiste e non si risolve spontaneamente vuol dire che la lingua bianchissima può essere originata da fenomeni quali candidosi orofaringea, comunemente conosciuta come “mughetto orale”.
Oppure, la lingua bianca può essere indice di leucoplachia o lichen planus. Queste tre malattie sono accompagnate da una particolare sintomatologia, oltre la lingua bianca. Vediamo nello specifico di cosa si tratta.


Lingua bianchissima, spia di candidosi orofaringea o mughetto


La candidosi orofaringea o mughetto è causata da una varietà di specie di Candida, tra le quali la più comune è Candida albicans.

La candidosi colpisce soprattutto i neonati, i soggetti immunocompromessi, malati di AIDS e i soggetti che hanno assuento antibiotici per lungo tempo o sono stati sottoposti a terapia a base di glucocorticoidi.


La candidosi orofaringea è sintomatica: mal di gola, bruciore alla lingua e placche bianche o grigiastre sulla gengiva, la lingua e la mucosa orale.
In questo caso, c’è bisogno di un trattamento medico che di norma consiste nella somministrazione di una sospensione antimicotica orale (nistatina o cloritrimazolo) o fluconazolo porta di solito a guarigione.


Vi sono rari casi di candidosi refrattaria al fluconazolo, rilevati saltuariamente in soggetti affetti da AIDS. Altre opzioni terapeutiche includono sospensioni orali di itraconazolo, l’amofotericina B o il voriconazolo, così come le echinocandine per via endovenosa (caspofungina, micafungina e anidulafungina).


La Candida tropicalis e Candida Krusei, invece, possono essere patogene. Questi microganismi sono saprofiti dell’apparato digerente, ma in talune condizioni possono contaminare la cute e diventare patogeni in diverse sedi.


Fra gli altri fattori predisponenti sono compresi il diabete mellito, l’intertrigine cronica e un deficit dell’immunità cellulare.


La candidosi è un’infezione molto comune negli individui con infezione da HIV. Spesso vengono interessate le mucose del cavo orale. Le lesioni colpiscono la lingua o la mucosa orale (mughetto) e appaiono come placche bianchastre.


Trattamento della Candidosi


Il trattamento della candidosi di solito richiede la rimozione dei fattori predisponenti, per esempio la terapia antibiotica o macerazione cronica, e una terapia antifungina appropriata, topica o sistemica.

I topici efficaci comprendono la nistatina o gli azolici. La reazione infiammatoria che accompagna l’infezione da candida della cute glabra può essere trattata con un glucorticoide leggero in lozione o crema.

La terapia sistemica viene di solito riservata a soggetti immunodeppresi o ai soggetti con malattia cronica o ricorrente che non rispondono a un’appropriata terpia topica.

Leggi anche: Bere acqua e limone, perché fa bene e cosa succede al corpo assumendola tutti i giorni?

Quando la lingua bianchissima è sintomo di leucoplachia


La leucopachia o leucoplasia è una placca bianca che si forma nella cavità orale. Molto spesso legata al fumo di sigaretta e al consumo di alcol. Sulla mucosa della lingua si formano placche bianche che, molto spesso, si estendono anche alla mucosa di guancia e palato.


Anche la leucopachia è frequente in soggetti con fattori predisponenti come alcune patologie sistemiche: diabete mellito, anemia sideropenia e infezioni batteriche della bocca.


Leucoplachia trattamento: ecco come affrontarla


Se il problema persiste e diventa più fastidioso estendendosi a tutta la cavità orale, l’intervento medico è fondamentale.

La leucopachia, nelle sue forme più gravi, può trasformarsi in una neoplasia maligna. A quel punto, l’asportazione chirurgica diventa l’unica soluzione per eliminare il problema.


Lichen planus, attenzione ai segnali della lingua bianchissima

Il lichen planus o lichen ruber planus (LRP), è una malattia infiammatoria che colpisce le mucose tra cui la cavità orale.

Si presenta con delle linee biancastre sulla lingua accompagnate da prurito costante e molto spesso con delle pustole nella cavità orale e/o genitale.


Lichen planus, quale il miglior trattamento?


Se si manifesta il lichen planus, l’intervento del medico è fondamentale. Può essere necessario un esame istologico per capire il trattamento da riservare al lichen planus, che, in caso di forme lievi richiede corticosteroidi topici o intralesionali.

Nei casi gravi occore fare uso di corticosteroidi sistemici o immunosoppressori.


Lingua bianchissima nei bambini, perché è così frequente?

lingua bianchissima nei bambini


Nei neonati la candida è fisiologica. Infatti, quando attraversano il canale del parto possono esserne contaminati in quanto non possiedono un sistema immunitario maturo. Contrastarne lo sviluppo è impossibile.


Mentre per quanto riguarda i bambini, le ragioni della lingua bianchissima possono essere molteplici. Anche in questo caso non si può escludere la presenza di un’infezione da candida albicans. Ancora,
un raffreddore o la febbre possono causare disidratazione al bambino, che la manifesterà con patina bianca sulla lingua. In caso di febbre alta è importante mantenere l’organismo del bambino idratato: occorre bere tanto.


Ma non solo. I bambini possono presentare lingua bianca anche a causa di lesioni termiche o di agenti chimici. Infatti, se il bambino consuma una bevanda molto calda, la mucosa reagirà rimpendosi di ulcerazioni presentando delle bolle bianche.


Lingua bianchissima e prevenzione: come intervenire


La prevezione nei casi di lingua bianchissima è molto relativa. Quello che si può fare, è sicuramente mantenere l’organismo ben idratato. Infatti, evitando, per quanto si può, la disidratazione si può prevenire la lingua bianchissima.

Altra cosa da fare: mangiare in maniera sana assumendo alimenti o integratori ricchi di ferro, acido folico e vitamina B12.


Per prevenire le infezioni da candida, invece, il discorso diventa più ampio. Infatti, nel caso specifico della candida bisogna prevenire le patologie veneree. Questo, può essere possibile tramite un’alimentazione ricca di fermenti lattici vivi prebiotici che aiutano a mantenere l’equilibrio della flora batterica intestinale.

Occorre anche prestare molta attenzione all’igiene.

Leggi anche: Quali sono gli alimenti ricchi di magnesio e cosa lo rende importante per l’uomo?

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