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“Lavora tranquilla, pensiamo noi a tua figlia”, le bagnanti di Trapani aiutano la venditrice ambulante

“L’amore, per il cuore umano, è più naturale dell’odio”, diceva Nelson Mandela qualche decennio fa. E in effetti, in un periodo di chiusura e di terrore che spesso sfocia in atti di odio e violenza gratuita nei confronti delle persone di colore, non mancano le storie di solidarietà che nell’umanità fanno ancora sperare. La notizia che sta commuovendo il web oggi arriva dalla Sicilia, precisamente da San Vito Lo Capo, nota località balneare in provincia di Trapani. Uno scenario idilliaco: acque cristalline dove smorzare la calura agostana, paesaggi mozzafiato e il cielo azzurro del Tirreno. Ma non per tutti: una donna africana avanza sotto il sole a picco cercando di vendere qualcosa ai turisti. Sulla schiena, legata con una fascia, ha una bambina di poco più di due anni. È a questo punto che viene avvicinata da un gruppo di bagnanti che, per facilitarle il lavoro, si offrono di fare da baby sitter alla piccola per qualche ora. Quel qualche ora si trasforma in un’intera giornata e una nuova amicizia.

“Ho visto quella donna accaldata, mi sono alzata per andare verso di lei e aiutarla”, racconta Desiré Nica, 32enne di Roma, “Ho trovato un gruppo di mamme con la mia stessa idea. Abbiamo pensato tutte la stessa cosa, di chiederle di lasciarci prendere cura della bambina per qualche ora. È venuta al ristorante con noi, poi i giochi sulla spiaggia, con la sua mamma che ogni tanto faceva capolino per controllarla. È strano pensare che una cosa così normale abbia creato tutto questo scalpore”.

Il gesto è stato immortalato in una foto condivisa dal blogger Lorenzo Tosa, di Generazione Antigone, ed è diventato subito virale, raccogliendo consensi e racconti di storie simili da altre zone d’Italia. L’Italia che resiste, appunto. E che non chiude il cuore, nonostante tutto. Leggi anche: Paestum, l’ambulante che vende in spiaggia fiabe africane per bambini   di Marianna Chiuchiolo

Giornalista con studi in Mediazione Linguistica, una formazione da teatrante e una generale tendenza a perdersi nei vicoli di una fervida immaginazione. Ama in egual misura la scienza e la poesia e si spende da tempo per la crociata della Mental Health Awareness come missione di vita.
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