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Per Zaki udienza lampo e processo aggiornato al 28 settembre: “Io detenuto troppo a lungo”

Si è tenuta oggi la prima sessione del processo di Patrick Zaki. L'udienza è stata rinviata al 28 settembre. Il giovane ammanettato nella gabbia degli imputati: "Io detenuto troppo a lungo".

Dopo più di 19 mesi di custodia cautelare, inizia il processo a Zaki. Si è tenuta oggi 14 settembre davanti al tribunale per i reati minori (di emergenza) della sicurezza dello Stato di Mansoura II, la prima sessione del processo di Patrick Zaki, lo studente di Bologna incriminato sulla base degli articoli 80 (D) (qualsiasi egiziano che ha pubblicato notizie, comunicazioni o indiscrezioni sulla situazione interna in modo tale da danneggiare lo Stato e gli interessi nazionali sarà condannato al carcere tra i 6 mesi e 5 anni e a una multa tra 100 a 500 sterline egiziane) e 102 (bis) del codice penale egiziano.

La sessione è durata appena cinque minuti, nei quali Zaki ha potuto però prendere parola, lamentando con forza di essere stato detenuto oltre il periodo previsto dalla legge per i reati minori di cui è accusato. Hoda Nasrallah, la legale di Zaki, ha sostenuto le stesse tesi del suo assistito, chiedendone il rilascio o, quantomeno, la possibilità di accedere al dossier che lo riguarda, in modo da capire se le accuse di istigazione al terrorismo siano realmente decadute.

Inizia il processo a Zaki: udienza rinviata al 28 settembre

Inizia il processo a Zaki: udienza rinviata al 28 settembre

Il processo di Zaki è stato aggiornato al 28 settembre: fino a quel giorno, lo studente dovrà rimanere ancora in carcere. La data, come riporta l’ANSA, è stata comunicata al termine dell’udienza da parte di un poliziotto. Sono stati amici e parenti del giovane a urlare la notizia verso il furgoncino azzurro blindato, dove affermavano con certezza di aver visto Zaki: il timore era che nessuno comunicasse al ragazzo la prossima scadenza. La sua stessa legale non sa dire se l’assistito verrà riportato al carcere di Torah, al Cairo, o in qualche prigione di Mansura.

Durante l’udienza, Zaki si trovava ammanettato nella gabbia degli imputati. Barba, occhiali, codino e veste bianca, con camicia e scarpe da tennis: così il ragazzo si è presentato in aula salutando a mani giunte una dozzina di parenti, attivisti e i due diplomatici italiani presenti.

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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