Incendio traghetto: “Fuoco ovunque, sulle scialuppe non c’era spazio, ma ci siamo salvati”

Quella che si è consumata a largo della costa nord dell'isola di Corfù è una vicenda a metà tra il mistero ed il miracolo. Dodici persone non sarebbero ancora state individuate. Ecco il racconto di chi era a bordo.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Incendio traghetto nella notte. Quella che si è consumata a largo della costa nord dell’isola di Corfù è una vicenda a metà tra il mistero ed il miracolo. Sono ancora incerte le cause dell’incendio che ha seminato il panico su un traghetto della Euroferry Olimpia della Grimaldi Lines, battente bandiera italiana, che collega la città greca di Igoumenitsa a Brindisi. A bordo della nave c’erano 237 passeggeri e 51 membri dell’equipaggio, di diverse nazionalità, un totale di 288 persone.

Stando a quanto riportato dall’emittente televisiva greca Skai, 12 persone non sono ancora state individuate: due di loro, camionisti bulgari, sarebbero rimasti intrappolati nel garage e adesso si starebbe organizzando la loro evacuazione. Sul posto sono intervenute motovedette della guardia costiera greca e un’unità della guardia di finanza italiana. Simone Cristalli, comandante del pattugliatore P.01 “Monte Sperone” che si trovava in zona per un altro intervento, ha coordinato le azioni di salvataggio con “rapidità” e “sangue freddo”.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha chiamato questa mattina il Comandante Generale della Guardia di Finanza, Generale di Corpo d’Armata Giuseppe Zafarana, per fargli i complimenti per il salvataggio dei passeggeri della nave.

Incendio traghetto: “Ecco come abbiamo salvato i passeggeri”

Incendio traghetto: Simone Cristalli ha raccontato gli attimi che hanno preceduto il salvataggio dei passeggeri, tra cui donne e bambini. Ha detto: “Ci trovavamo in Grecia, a Corfù, per il rimorchio di una nostra nave rimasta in avaria, e stavamo navigando verso l’Italia. Alle 4.20 di notte abbiamo ricevuto la chiamata di una nave in difficoltà che ci chiedeva aiuto e che ha proceduto a dichiarare l’abbandono del mezzo”.

Ha continuato: “Prontamente abbiamo usato due battelli di servizio che abbiamo a disposizione e li abbiamo mandati nei pressi della motonave: sono state recuperate in prima battuta due persone, poi le scialuppe di salvataggio, colme sia dei membri dell’equipaggio che dei passeggeri, sono state condotte nei pressi del nostro pattugliatore e abbiamo proceduto al trasbordo”.

Cristalli ha concluso: “Sono pienamente soddisfatto e orgoglioso del mio equipaggio. La guardia costiera greca, essendo noi l’unica unità in zona, ci ha nominato Osc (on scene coordinator), sinonimo della nostra centralità nel soccorso. Siamo abituati ad operare in contesti di alta tensione, lo studio delle procedure e il sangue freddo ci devono accompagnare. La situazione era delicata: un incendio su una nave è una delle cose più pericolose che possa capitare”.

Incendio traghetto: la dinamica e il racconto di un passeggero

Incendio traghetto: la dinamica e il racconto di un passeggero

Incendio traghetto a largo della costa greca: le fiamme, secondo una prima ricostruzione, sarebbero partite da una delle stive della nave, che trasportava prevalentemente Tir e loro autisti. Il comandante ha riferito che con tutta probabilità il fuoco sarebbe partito proprio da uno dei camion. L’equipaggio avrebbe tentato inizialmente di domare l’incendio con le dotazioni a bordo, ma, data l’impossibilità di riuscirci, il comandante ha dato ordine di abbandonare la nave.

Mino Roma, imprenditore 43enne brindisino che si occupa di rifiuti, era uno dei passeggeri della Euroferry e ha raccontato gli attimi di terrore: “Una scena che non dimenticherò mai. Dopo pochissimi minuti il fuoco era ovunque, si sentiva solo gridare, la gente era in preda al panico. Il comandante ha lanciato l’allarme e ha detto di abbandonare la nave. Così sono state buttate in mare due scialuppe, mentre altre due erano già state distrutte dalle fiamme”.

Ha continuato: “Ci siamo ammassati sulle uniche due barche di salvataggio ancora disponibili, eravamo uno sopra l’altro. Non c’era spazio per tutti, eravamo strettissimi, ma fortunatamente siamo riusciti a metterci in salvo. Dopo poco tempo sono arrivate le motovedette della Guardia di finanza italiana e ci hanno recuperato. In lontananza vedevamo il traghetto divorato dalle fiamme, l’incendio ormai aveva raggiunto tutta la nave, una scena terribile”.

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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