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Il sito ufficiale del Governo non è sicuro senza il certificato SSL?

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Il sito ufficiale del Governo non ha il certificato SSL, non risulta sicuro.

Il sito ufficale di Palazzo Chigi, governo.it, come risulta dalla schermata visibile agli utenti, non presenterebbe il certificato SSL, ossia, per i non addetti ai lavori, la cosidetta spina dorsale della sicurezza della rete. Si tratta di vere e proprie credenziali digitali che ci suggeriscono la sicurezza o meno di un sito.

SSL la spina dorsare della sicurezza in rete

Le credenziali SSL servono a stabilire un collegamento crittografato tra un browser o un computer e un server o una rete. Il collegamento SSL serve a proteggere i nostri dati sensibili durante la navigazione affinché non siano intercettati da soggetti non autorizzati, l’esempio più calzante è quello della carta di credito. Infatti questo tipo di certificato serve soprattutto per i siti di e-commerce e di shop online. Leggi anche: Identità digitale: tutti ne parlano, ma sai davvero cos’è?

Perché è necessario un certificato digitale?

Il certificato SSL non è obbligatorio ma è opportuno averlo poiché scongiura il furto di dati sensibili, eventauli dati sensibili a danno degli utenti. Il certificato SSL crea fiducia e sicurezza di rete per chi visita e usufruisce del sito. Anche se sul sito del governo non rilasciamo di certo il numero della carta di credito, è paradossale non sia presente il certificato su un sito dell’istituzione che più di tutte dovrebbe far sentire protetti i cittadini, in questo caso in qualità di utenti digitali.

Sciatteria informatica e digitale

Abbiamo chiesto un parere all’esperto di sicurezza informatica Gianni Cuozzo, founder e CEO di Exein e presidente e fondatore di Aspisec:

La mancanza di un certificato SSL su un sito istituzionale, come tante cose nel nostro paese, dimostra che la cosiddetta digitializzazione e la cyber security dello Stato non siano altro che meri slogan, ahimè privi di contenuti, la cultura delle cose fatte e fatte bene in questo paese latita. È altresì necessario ricordare però che in caso di siti privi di interazione con utente e con scambio di credenziali la mancanza di un certificato SSL non ha un grosso impatto, tuttavia molti browser hanno scelto di visualizzare allarmi specificici e altri motori di ricerca hanno smesso di indicizzare siti senza certificato. Questo può generare confusione nell’utente, siamo quindi ancora una volta dinanzi a una mancanza di chi amministra la ‘cosa pubblica’ che seppur non risulti una minaccia concreta è ancora una volta la dimostrazione di una sciatteria informatica che pervade la PA italiana.

L’Italia troppo indietro digitalmente

Quando ci viene segnalato dal browser che il sito non è sicuro spesso accade perché su quel sito è presente un contenuto misto, nel caso specifico del sito del Governo i parametri SSL potrebbero risultare non sicuri per questa ragione. In questo caso il certificato SSL potrebbe non essere indispensabile ma sarebbe meglio averlo, anche solo per un fatto di immagine e autorevolezza. Fra moduli per le autocertificazioni cartacee, sito inps in tilt e un sito ufficiale di Palazzo Chigi senza certificato SSL l’talia dimostra di essere ancora una volta indietro rispetto agli standard digitali europei e mondiali. Leggi anche: Coronavirus, pesce d’aprile per il bonus di 600 euro su sito INPS    

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