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Il senato USA ratifica la nomina alla Corte Suprema di Amy Coney Barrett

In una cerimonia all'aperto alla Casa Bianca, nella serata di lunedì, il giudice Amy Coney Barrett ha prestato giuramento davanti al giudice Clarence Thomas, dopo che il Senato ha approvato la sua nomina.

amy coney barret
In this May 19, 2018, photo, Amy Coney Barrett, United States Court of Appeals for the Seventh Circuit judge, speaks during the University of Notre Dame's Law School commencement ceremony at the University of Notre Dame in South Bend, Ind. Barrett is on President Donald Trump's list of potential Supreme Court Justice candidates to fill the spot vacated by retiring Justice Anthony Kennedy. (Robert Franklin/South Bend Tribune via AP)

Amy Coney Barrett, fortemente suggerita da Donald Trump come sostituta della oramai leggendaria Ruth Bader Ginsburg, è la nuova giudice della Corte Suprema e ha pronunciato la formula di rito:

Io, Amy Coney Barrett, giuro solennemente che supporterò e difenderò la Costituzione degli Stati Uniti da tutti i nemici, esterni ed interni… che assumo questo incarico liberamente, senza nessuna riserva mentale.

Più tardi, di fronte ai numerosi sostenitori, affiancata da Donald Trump quasi come un padrino, ha ribadito:

Il mio giuramento solenne significa che farò il mio lavoro senza alcuna paura o favori e che lo farò in maniera indipendente dalle parti politiche e secondo le mie personali preferenze.

Chi é Amy Coney Barrett?

Vestita in nero, braccia e mani religiosamente raccolte in una postura da messa solenne, quasi da funerale, il viso acqua e sapone di una donna rigorosa, austera, fervente cattolica. 48 anni, è la maggiore di 7 figli, cresciuta a New Orleans, la famiglia di origine francese, ha seguito le orme del padre avvocato. Ha frequentato una scuola cattolica francese tutta femminile di suore domenicane, esperienza che ha definito “really freeing”, veramente liberatoria, in un’intervista di un anno fa, ospite della Notre Dame Law School. Il marito lo ha conosciuto alle superiori, anche lui avvocato, hanno voluto ripetere lo schema di famiglia e hanno 7 figli, due dei quali adottati in Haiti. La decisione di accogliere il secondo bambino adottivo Amy l’ha presa dopo essere andata in cimitero a riflettere seduta su una panchina.


Gli occhi brillanti, sorridente, il volto sereno, questa donna ha una famiglia numerosissima ed è giudice, sposata ad un avvocato in carriera. Ma come fa?
“Il segreto è il lavoro di squadra e la flessibilità del posto in cui si lavora” dice, aggiungendo che una grossa mano con i figli le è stata data dalla zia del marito. Insomma la sua è una classica famiglia tradizionale cattolica di altri tempi, con l’unica differenza che siamo nel 2020 e le conquiste di genere le hanno permesso di fare carriera.

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Amy Coney Barrett, degna erede della Ginsburg?

Ha fatto carriera grazie alle conquiste ottenute anche con le battaglie della giudice che Amy va a sostituire, Ruth Bader Ginsburg, scomparsa un mese fa, una donna che ha fatto la storia dei diritti delle donne negli Stati Uniti, molti dei quali di certo non condivisi dalla Barret, anti abortista pro-life convinta. L’endorsement di Trump ad una figura tanto conservatrice è perfettamente in linea con le sue bibbie innalzate al cielo durante i comizi, gesto simile a quelli di altri leader internazionali del momento, come Bolsonaro in Brasile, Jeanine Áñez Chávez in Bolivia, nel suo piccolo Salvini in Italia. Gesti che sono un codice, un messaggio per una grossa fetta di influenti sostenitori, gesti che tornano a mischiare la religione con la politica, in un mondo che sembra camminare all’indietro nel tempo.

Diritti in pericolo

La decisione del Senato non è stata facile, la Barrett infatti ha ottenuto la nomina per soli due voti, 52 contro 48. Garantisce una maggioranza conservatrice di 6 a 3 nella più alta corte della nazione. I legislatori hanno votato seguendo le linee del partito, anche se la repubblicana Susan Collins del Maine si è unita ai Democratici per votare contro. Il timore diffuso è che a lungo termine questa nomina potrebbe avere un impatto importante su una serie di politiche che disciplinano i diritti all’aborto, l’immigrazione e i diritti LGBTQ +

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