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Partigiana ospita un rifugiato in casa. Luciana: “Aziz è una persona libera come me”

accoglienza covid
Sembrano nonna e nipote, Luciana e il giovane Abdelaziz. L'ex partigiana ha accolto in casa sua il giovane rifugiato perché crede nella libertà.

Luciana Romoli, classe 1930, ex partigiana. Da qualche settimana ha aperto la sua casa a Abdelaziz, un ragazzo rifugiato grazie al programma di ospitalità in famiglia di Refugees Welcome Italia. Ecco le parole della signora Luciana:

Sei una persona libera, come sono libera io.

Il covid non ferma l’accoglienza

Refugees Welcome Italia è una Onlus apolitica, nata nel 2015 e appartenete al network europeo Refugees Welcome International, fondato a Berlino nel 2014 e ora attivo in 15 Paesi. Si occupa di accoglienza e di inclusione sociale, soprattutto di accoglienza in famiglia per i rifugiati e per i titolari di altra forma di protezione. La signora Luciana ha risposto all’appello dell’associazione a Roma e ha accettato di accogliere sotto il suo stesso tetto un ragazzo di 22 anni, rifugiato africano. Abdelaziz, studente del terzo anno all’Istituto Tecnico Turistico, è arrivato in Italia con il sogno di laurearsi. Il giovane ha dichiarato all’Ansa di aver avuto inizialmente paura nel dover entrare in una famiglia italiana. Ma poi, quando ha visto nonna Luciana (così la chiama Aziz) e l’ha sentita parlare per la prima volta ha pensato:

Questa persona può essere compatibile con il mio modo di vivere. Nonna Luciana ha lottato per la libertà, per la democrazia in Italia. Mi tratta come un nipote. Luciana è una libreria vivente.

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Una partigiana che riconosce la libertà

Luciana è stata staffetta partigiana, faceva parte delle Brigate Garibaldi sulla zona di Roma. Ha avuto sempre a che fare con i giovani, l’arrivo dello studente in casa non l’ha turbata affatto. Ecco cosa racconta:

Lui si deve sentire parte integrante della mia famiglia. Aziz è ragazzo intelligente, studia ed è molto bravo a scuola. Se nel suo Paese non c’è libertà, ha fatto bene a venirsene via. Io sono diventata staffetta partigiana perché c’era la dittatura.

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