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“I romani hanno la reputazione di aggirare le regole, nel traffico e nella vita”: lo scrive il New York Times

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“I romani hanno la reputazione di aggirare le regole, nel traffico e nella vita”. Cosa pensa il New York Times della nostra Capitale d'Italia

Non è la prima volta che il New York Times bocci la città di Roma. In passato, il noto quotidiano d’oltreoceano aveva puntualizzato sul rischio di diventare una discarica, che la Capitale d’Italia avrebbe corso con la cattiva gestione dei rifiuti. In piena pandemia da Covid 19, il corrispondente da Roma del NYT Jason Horowitz e Nadia Shira Cohen hanno raccontato la quarantena della Città Eterna, secondo il loro punto di vista, ripercorrendone la storia. Il giornalista Horowitz si chiede se, forte della sua storia turbolenta che le ha forgiato un carattere irriverente, anti-autoritario e, in qualche modo, cinico, Roma possa sopravvivere al coronavirus.

Roma e la sua quarantena

Nel suo articolo dal titolo Roma è stata saccheggiata, conquistata e abbandonata. Ora è il turno della Pandemia, Horowitz scrive:

Il Coronavirus non ha un esercito di saccheggiatori che deturpano i muri, scaricano corpi nel Tevere o bruciano edifici. In un certo senso, la città è fiorita sotto l’epidemia. Senza gli scarichi delle macchine e il fumo denso delle cipolle che fuoriesce dalle trattorie, l’aria è diventata così limpida che dal mio appartamento sul Gianicolo posso contare le finestre dei palazzi solitamente nebbiosi del centro città.

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La Fase 2 dei romani secondo il New York Times

Il corrispondente del New York Times, si chiede come la città che lo ospita affronterà la ripresa di alcune attività e degli spostamenti, e come il proverbiale dolce far niente romano si sviluppi nell’attesa quanto complicata Fase 2:

I romani hanno la reputazione di aggirare le regole, nel traffico e nella vita. I ‘fan’ la chiamano accattivante creatività, i critici la definiscono inciviltà insopportabile. Mi chiedevo se questi mesi di quarantena o di convivenza con il virus avrebbero cambiato irrevocabilmente i romani o sarebbe diventata un’altra di una lunga serie di difficoltà che plasmano quel carattere romano noto per irriverenza, anti-autoritarismo e più di una goccia di cinismo.

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