Home Innovazione Green Green, Milano raggiunge l’obiettivo: 100mila alberi piantati in un anno

Green, Milano raggiunge l’obiettivo: 100mila alberi piantati in un anno

A novembre verranno messi a dimora le ultime 12mila piante. Il primo obiettivo del progetto di forestazione urbana è stato raggiunto. Si arriverà a quota 3 milioni entro il 2030. Ecco la mappa verde da Bisceglie alla Barona.

Il 21 novembre 2020, in occasione della giornata mondiale dell’albero, Milano chiuderà la campagna 2020 del progetto di forestazione urbana Foresta-Mi. Con la piantumazione delle ultime 12mila piante, la città raggiungerà quota 100mila alberi, in linea con quanto annunciato dal sindaco di Milano, Beppe Sala, e dal presidente del progetto, Stefano Boeri. Proprio alla loro presenza domani, in occasione della Triennale, sarà presentata la campagna che ha promesso 3 milioni di alberi alla città di Milano entro il 2030. Ha spiegato Fabio Terragni, project manager di Foresta-Mi:

Il forum sarà il momento di apertura alla partecipazione dei cittadini, delle associazioni e di chiunque sia interessato al tema della forestazione urbana. Abbiamo già incontrato Legambiente e altri soggetti per cooperare a questo obiettivo condiviso. Adesso occorre rilanciare con la raccolta fondi tra cittadini e aziende che attraverso il sito e la app potranno fare anche una singola donazione.

Foresta-Mi, la mappa verde di Milano

Milano
Milano, il progetto Foresta-Mi ha promesso la piantumazione di 3 milioni di alberi dentro e uori la città, entro il 2030.

Le piantumazioni del 21 novembre verranno fatte al parco dei Fontanili, a Bisceglie, su un’area di circa 900 metri quadrati. In via San Paolino, alla Barona, su un terreno di quasi 800 metri quadrati. Circa 3.000 alberi sono destinati al parco Andrea Campagna, l’ex parco Teramo. E fuori Milano le aree verdi arriveranno a Gaggiano, in un’area di 24.700 metri quadrati con ben 4.000 piantumazioni e a Vizzolo Predabissi, 2.500 alberi. Invece, dal 2021 la quota 100mila alberi verrà forse quintuplicata, passando a 400-500 mila piantumazioni l’anno. Un progetto ambizioso, “un esempio in Italia” aveva commentato a luglio il ministro dell’Ambiente Costa.

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Dalla teoria alla pratica, Milano “un esempio in Italia”

In collaborazione con il Politecnico, Foresta-Mi ha già individuato le altre 253 zone da inverdire. Fra queste, 110 saranno destinate alla realizzazione di parchi urbani, 82 alla realizzazione nuovi boschi, 20 interventi riguardano scuole, centri sportivi, un paio di parrocchie. Sono previsti 14 interventi di riqualificazioni boschiva, mentre 140 chilometri di siepi e filari già esistenti saranno ampliati.

Ma per andare avanti con questo progetto servono molti soldi. Ed è per questo che il Comune di Milano e Città Metropolitana hanno chiesto rispettivamente 90 e120 milioni degli aiuti del Recovery Fund da investire nel programma. Ha detto Terragni:

Non si sa in che misura verranno accolte richieste di sostegno fatte da Comune e Città Metropolitana, ma esse danno la misura chiara dell’ordine di priorità che verranno date dalle due istituzioni locali. Cercheremo di realizzare i primi interventi senza pesare sulle casse pubbliche, ma con i fondi privati che riusciremo a raccogliere.

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Chi sono i sostenitori di Foresta-Mi

Nonostante le difficoltà dei bilanci di questo anno, diverse aziende si sono già fatte avanti per sostenere il progetto di forestazione urbana. “Fondazione Falck che ha sostenuto il sito e la comunicazione, Snam ha messo 500 mila euro in 10 anni, e con Serravalle stiamo ragionando a fare altre aree boschive vicino alle tangenziali in aggiunta alle 253 già scelte” fa sapere Terragni, che sta dando un’impronta fortemente operativa a un discorso che finora era sembrato invece molto teorico. Alla chiamata dei mesi scorsi, fra gli altri, hanno risposto anche Igp Decaux e Mondadori Retail, oltre che a banche e società che operano nel campo della moda e della comunicazione, tutte realtà pronte a partecipare alla rivoluzione green di Milano.

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Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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