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La giada, pietra dalle 11 virtù: ecco tutti i segreti di questa prodigiosa gemma verde

Nella cristalloterapia la giada pietra semipreziosa è molto apprezzata per le sue proprietà di purificazione e rinforzo sia dell'organismo che dello spirito.

Tra le gemme preziose la giada, pietra dal caratteristico colore azzurro-verdastro, è forse quella avvolta da più simbologie, leggende e aloni di mistero, nonostante non si tratti di una pietra particolarmente pregiata o costosa.

Emblema per eccellenza della dinastia imperiale cinese, richiamo immediato al buddismo e alla spiritualità, la giada è ricca di virtù per l’anima e per il corpo nel mondo della cristalloterapia.

Che cos’è la giada

La giada pietra appartiene alla famiglia dei silicati, anche se con lo stesso nome si indicano solitamente due  minerali: la nefrite, più comune, e la giadeite, più rara e preziosa. 

I giacimenti più cospicui di questa misteriosa pietra si trovano in Russia, in Canada, dove una città prende il nome di Jade, in Russia, in Turkestan  e in Nuova Zelanda.

Tutti i colori della giada

Il colore verde azzurro più comune della giada è conferito ai minerali da tracce di cromo contenute nella pietra, ma ne esistono anche varianti rosa e bianche. Il colore può variare anche verso il grigio-verdastro o sui toni del celeste. La trasparenza della gemma dipende dal minerale, nefrite o giadite, da cui è composta.

Giada, il significato del nome

Curioso analizzare i due nomi, che preannunciano sin da subito le proprietà benefiche che da sempre sono attribuite alla giada: sia nefrite, da nephron, che giadeite, dallo spagnolo “pietra del fianco”, rimandano ai reni, gli organi a cui erano destinati proprio gli amuleti di giada, per scongiurarne le problematiche.

Pietra di giada, la storia della sua fortuna

La giada arrivò in Europa alla fine del Quattrocento, quando i portoghesi stabilirono una colonia a Canton, in Cina. Furono proprio i portoghesi a darle il nome con cui è conosciuta, poiché alla piedra de ijada, pietra del fianco, vennero subito associate miracolose proprietà di guarigione sui dolori renali.

La giada pietra esteticamente attraente e piacevole al tatto era lavorata in Cina fin dagli albori della civiltà: amuleti e piccoli oggetti risalenti al 5000 a.C. sono stati ritrovati in numerosi siti archeologici cinesi.

Sin dall’epoca preistoria, la pietra era considerata sacra, al pari dell’avorio: solo i benestanti e le persone di prestigio potevano vantare nel loro corredo funebre oggetti di giada, che sarebbero risultati utili per proteggere il corpo dalla putrefazione. Per evitare la marcescenza, infatti, gioielli e amuleti in oro e giada venivano posizionati negli orifizi del defunto, in segno di augurio per l’eternità e per la resurrezione.

Gli usi della giada in cristalloterapia

Giada

La giada trova svariati utilizzi in cristalloterapia, l’insieme di cure a base di rocce e minerali naturali, ed è specialmente indicata per i problemi alle vie urinarie e all’apparato nefrologico.

Secondo questa disciplina, infatti, le sue vibrazioni aiuterebbero a distruggere i calcoli biliari e a lenire i sintomi della cistite. Al contempo, sarebbe anche un prodigioso elemento per purificare l’organismo, stimolando la diuresi e l’eliminazione delle scorie.

Se posta sulla fronte o a contatto con la testa, la giada riduce le emicranie fino a far scomparire il fastidioso mal di testa o abbassando la febbre.

La pietra viene utilizzata anche per i problemi di pelle, come arrossamenti, pruriti, abrasioni e ferite: a contatto con l’epidermide, infatti, la giada stimola la circolazione sanguigna e l’assorbimento degli edemi, favorendo la cicatrizzazione delle ferite e migliorando l’elasticità della pelle.

Questa virtù viene impiegata anche per la costruzione di strumenti curativi, tipici delle discipline orientali: massaggiatori, plantari, rulli per la pelle dalla funzione lenitiva e rilassante.

Per ricapitolare, ecco a cosa serve la giada pietra:

  • Fortifica i reni e il sistema immunitario
  • Riduce l’instabilità emotiva
  • Calma i nervi
  • Aiuta a trovare la pace interiore
  • Attenua le emicranie
  • Armonizza le relazioni
  • Aiuta a cicatrizzare velocemente

Come sfruttare al meglio le virtù della giada

Come abbiamo appena visto, le virtù della giada sono tra le più variegate. Per far in modo che i suoi benefici siano massimi, si consiglia di tenere la pietra il più possibile a contatto con la pelle.

Rigirata tra le mani o incastonata in un gioiello da indossare, questa pietra spirituale aiuta a essere se stessi e a indagare sul proprio io, per ritrovare la pace interiore e l’equilibrio dello spirito.

Pietra giada, significato nelle pratiche orientali e occidentali

In Cina, la giada simboleggiava il potere assoluto e l’ascesi massima: basti pensare che il tempio buddhista più importante a Shangai porta proprio il nome della pietra. Alla pietra sono associati i valori della nobiltà, della costanza, della perfezione, della fortuna e dell’immortalità

In occidente la giada si sfrutta soprattutto per la sua funzione ornamentale in oreficeria e nel settore del design. Amuleti e portafortuna realizzati in pietra si regalano solitamente per festeggiare il 26esimo anniversario di matrimonio.

Nelle discipline orientali la giada è associata al chakra del cuore e per questo motivo andrebbe tenuta all’altezza del petto. Da qui infatti può emanare ai chakra inferiori e superiori l’armonia, il rispetto, la centralità e la pacatezza per potersi relazionare con gli altri in modo sincero e proficuo.

I poteri della giada possono essere amplificati associandole anche altre pietre preziose, in particolare l’acqua marina, l’agata e la tormalina.

Le 11 virtù della giada secondo Confucio

Secondo Confucio, la Giada era dotata di ben 11 virtù: la benevolenza, la giustizia, l’integrità, la verità, la credibilità, la musica, la fedeltà, il cielo, la terra, la moralità e l’intelligenza. Ogni saggio avrebbe potuto ravvisare queste qualità nelle sue caratteristiche fisiche In particolare:

  • la lucentezza e la brillantezza della giada rappresentano la purezza
  • la sua solidità e compattezza rappresentano la fermezza del pensiero
  • i suoi spigoli non affilati ma evidenti rappresentano la giustizia
  • il suono della pietra rappresenta la musica
  • il suo colore simboleggia la lealtà
  • le venature al suo interno, visibili se messa controluce, corrispondono alla sincerità
  • il suo chiarore iridescente rappresenta il cielo, il paradiso
  • la sua natura di pietra nata dalla montagna e forgiata dall’acqua rimanda alla terra

Come ottenere il massimo dei benefici dalla giada

Secondo la cristallo terapia affinché una pietra possa continuamente donare le sue vibrazioni benefiche al corpo e allo spirito andrebbero, di tanto in tanto, ricaricate tramite un rituale di purificazione.

Questo perché via via che la gemma sta a contatto con l’organismo, ne assorbe le energie negative che si accumulano al suo interno. Per mondare la pietra è quindi necessario immergerla in acqua pura, meglio se di fonte, per qualche ora oppure esporla in una notte di luna ai suoi raggi.

Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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