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Fedez ricorda il tumore e pubblica gli audio dallo psicologo: “Non voglio morire”

Fedez ha pubblicato gli audio in cui si sfoga con il suo psicologo per lanciare un messaggio di sostegno a chi sta affrontando una prova simile ma anche per far tesoro del dolore.

Fedez ha pubblicato sul suo account Instagram gli audio dove si sfoga con lo psicologo dopo aver ricevuto la diagnosi di tumore al pancreas.

Il cantante ci tiene a sottolineare di non averlo fatto per manie di protagonismo, voglia di condividere o narcisismo fine a se stesso ma come segnale di sostegno per coloro che stanno vivendo un’esperienza simile.

Nell’audio la frase che maggiormente colpisce è a seguente:

Non voglio morire, non voglio morire. Ho paura che i miei figli non si ricorderanno neanche di me.

Non mancano, negli audio, parole per la moglie Chiara Ferragni, che non lo hai mai lasciato solo nel percorso della malattia e ha dimostrato di essere la più forte di tutti.

Fedez e la condivisione del dolore per non dimenticare il senso della vita

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Fedez sembra sempre più convinto di voler far tesoro dell’esperienza vissuta con il tumore come un’occasione per ricordare a se stesso che non sono importanti le cose nella vita ma le persone. Ecco cosa ha scritto nelle stories del suo profilo Instagram:

Buongiorno. Non so perché oggi ho deciso di riascoltare la seduta fatta dallo psicologo il giorno in cui ho scoperto di avere un tumore al pancreas.

Sto piangendo, piango di dolore e di gioia. Un solo pensiero riusciva a devastarmi più della paura della morte: non essere ricordato dai miei figli.

Beh, oggi mi chiedo se tutto questo mi sia stato realmente d’insegnamento. Perché l’essere umano tende a rimuovere, dimenticare. E io non voglio. Non voglio dimenticare che le cose importanti non sono cose. Tenete quella finestra aperta sempre. Con il cuore.

Il rapper poi ha specificato che il suo atto va interpretato per quello che è, e non frainteso con mero esibizionismo. Lancia poi un messaggio a chi si trova nella situazione da lui stesso vissuta:

Prendete queste mie esternazioni come meglio credete: voglia di condividere, manie di protagonismo, o narcisismo fine a se stesso. Non me ne frega molto.

Vorrei solo che chi sta affrontando una situazione simile sappia che è normale provare determinate sensazioni. Non siete soli, non siete strani. Là fuori c’è a chi può fare bene tutto questo. E tanto mi basta. Scusate l’asciugo, buona domenica.

Fedez, lo psichiatra: “Un atto di coraggio”

Per Massimo Di Giannantonio, presidente della Società italiana di psichiatria, quello di Fedez è stato un atto di coraggio. Ecco il suo punto di vista al riguardo, come riportato da tgcom24:

Un atto che rappresenta una condivisione del dolore ma anche, e soprattutto, una forma del tutto particolare di ‘educazione sanitaria’ nei confronti di altri malati che, al contrario di un personaggio come Fedez, pur vivendo la stessa situazione possono avere meno strumenti per elaborare l’impatto e le conseguenze psicologiche della malattia che si trovano a dover affrontare.

Il rapper in definitiva vuole insegnare un nuovo metodo di approcciarsi alla notizia ricevuta sulla malattia e, tramite la condivisione, poter controllare la carica drammatica che ne deriva:

Fedez, nel suo essere personaggio pubblico, ha avuto il coraggio di rendere pubbliche e visibili le proprie emozioni, che sono emozioni comuni a tutti coloro che ricevono notizie di questa drammaticità.

E l’idea di mettere al corrente il grande pubblico che si possono avere emozioni estreme, e definire tali reazioni come potenzialmente comuni, è un fatto che implica una ‘educazione’ dell’opinione pubblica stessa e, al tempo stesso, il messaggio che viene lanciato è che superato il primo impatto con la malattia tutto può concorrere a ridimensionare e controllare l’esito drammatico della notizia ricevuta.

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