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Fase 2: il 4 maggio si tornerà a circolare liberamente?

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Possibile allentamenti alla stretta di spostamenti e uscite all'aperto, nella massima sicurezza e con regole ben precise.

C’è attesa in queste ore per il nuovo DPCM che rivelerà tutte le indicazioni necessarie per affrontare l’agognata Fase 2. Nel frattempo, trapelano ipotesi e nascono discussioni in merito ai comportamenti da mantenere per una sana convivenza con il Covid, almeno fino a quando la comunità scientifica non avrà trovato una terapia o proposto il vaccino anti-coronavirus.

Dal 4 maggio si potrà uscire di casa?

Tra le indicazioni più attese dai cittadini per la Fase 2, oltre ovviamente alla riaperture delle attività produttive per fa ripartire il motore economico del Paese, ci sono le misure che riguardano la possibilità di piccoli spostamenti. In particolare per fare passeggiate o una corsa. Al momento, l’ipotesi più accreditata è quella che consentirebbe tornare a fare attività fisica all’aperto anche lontano da casa, purché da soli. Leggi anche: Conte: “Dal 4 Maggio più di 2,7 milioni di persone torneranno a lavoro”

I bambini potranno tornare a giocare all’aperto ma con regole precise

Probabilmente, spetterà ai singoli Comuni organizzare l’eventuale riapertura e fruizione dei parchi o giardini pubblici, per permettere ai bambini di tornare a respirare in spazi all’aperto. Per ogni uscita, mai dimenticare guanti e mascherine. Rimarrà ferrea anche la regola del mantenimento della distanza di sicurezza.

Si potrà andare fuori Comune o fuori Regione?

Per quanto riguarda la libera circolazione tra un Comune e l’altro, probabilmente dal 4 maggio ci si potrà spostare tra Comuni vicini, ma senza arrivare troppo lontano. Servirà un’apposita autocertificazione. Più stringente, invece, il divieto di spostamento da una regione all’altra. Il presidente del Consiglio Superiore di Sanità (Css), Franco Locatelli, anticipando una delle misure al vaglio per la Fase 2 dell’emergenza Coronavirus, precisa che:

C’è un orientamento per gli spostamenti intra-regionali, non interregionali. Magari qualche piccola eccezione per persone ai confini di una regione che lavorano in quella limitrofa potrà essere considerata, preventivamente messa in conto se non addirittura autorizzata.

Leggi anche: Conte: “Il 4 maggio l’Italia riparte ma con piano differenziato per territori” L’unica certezza che arriva dal Consiglio Superiore di Sanità, confermata nei giorni scorsi anche dal Premier Conte è che il 4 maggio non sarà un liberi tutti, ma si ripartirà con grande gradualità.   di Catiuscia Ceccarelli

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