Home Attualità News Denise Pipitone, intercettazione shock di Anna Corona: “Siamo stati io e Giuseppe”

Denise Pipitone, intercettazione shock di Anna Corona: “Siamo stati io e Giuseppe”

L'inchiesta sulla scomparsa di Denise Pipitone da Mazara del Vallo nel 2004 potrebbe essere archiviata. Le parti civili puntano sull'intercettazione equivoca di Anna Corona.

Durante le indagini riaperte in primavera dalla Procura di Marsala sulla scomparsa di Denise Pipitone, di cui a settembre la stessa ne ha chiesto l’archiviazione, sono emersi degli elementi importanti. Anna Corana, ex moglie del papà naturale della bimba, è stata intercettata in una conversazione con la figlia Alice. Ecco cosa avrebbe detto parlando a bassa voce, come riportato da La Repubblica:

Lo vuoi sapere cu fu tanno? Io cu Giuseppe (Vuoi sapere chi è stato quella volta? Io e Giuseppe.

Le parti civili ritengono che la donna stesse parando del sequestro della bimba. Il Giuseppe di cui parla non è però stato identificato.

Denise Pipitone, le parti civili chiedono la non archiviazione

Denise Pipitone_Piera Maggio-Piero Pulizzi

L’opposizione delle parti civili, costituite rispettivamente da Piera Maggio e Piero Pulizzi, i genitori della bimba, e rappresentati dai legali Giacomo Frazzitta e Piero Marino, puntano sull’intercettazione contro la richiesta della Procura di Marsala di archiviare il caso. Il gip sarà chiamato a decidere il 23 novembre. Tra le altre parole dette dalla Corona, emerse dalle intercettazioni, ci sono anche “A picciriddra morse” e “A Piera le si deve bruciare il cuore”.

L’inchiesta ha visto coinvolti, oltre ad Anna Corona, la figlia Jessica Pulizzi, sorellastra della bambina, il mazarese Giuseppe della Chiave, i coniugi Antonella Allegrini e Paolo Erba. Jessica è stata processata per sequestro di minore e assolta in tutti e tre i gradi di giudizio.

Piera Maggio, la mamma di Denise Pipitone, non si arrende. Ecco cosa ha detto all’Adnkronos in merito alla possibile archiviazione dell’indagine sulla scomparsa di sua figlia:

Mia figlia va cercata. Non è giusto che la verità non emerga e che colpevoli siano liberi di girare tranquillamente. Non ho mai perso la fiducia nella giustizia italiana, così come non ho perso la speranza di riabbracciare mia figlia.

Denise non è un caso chiuso, non va archiviata e va cercata viva, almeno fino a quando non emergano elementi che facciano ritenere il contrario. Vanno individuati i responsabili della sua scomparsa, altrimenti sarebbe un vero fallimento per la giustizia italiana.

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