Cutro, la testimonianza dei superstiti: “Zaino con 1 milione di euro a bordo”

Zaino con un milione di euro sull'imbarcazione naufragata a Cutro: questo il nuovo dettaglio che emerge dalla testimonianza di alcuni superstiti.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Zaino con un milione di euro sull’imbarcazione naufragata a Cutro: questo il nuovo dettaglio che emerge dalla testimonianza di alcuni superstiti. Lo riporta Il Corriere della Sera. La notizia è stata confermata dagli investigatori e dagli avvocati dei familiari delle vittime, i quali hanno però sottolineato come lo zaino in questione sia praticamente sparito.

L’ipotesi è che sia nelle mani del quarto scafista, quello che, contrariamente agli altri tre (uno è deceduto, uno è stato arrestato in flagrante, uno è stato catturato in Austria), è riuscito a fuggire e sul quale pende adesso un mandato di arresto europeo. Secondo gli investigatori, il fuggiasco si sarebbe rifugiato in Nord Europa (Germania o Olanda), grazie alla complicità dell’organizzazione dei trafficanti di extracomunitari.

Cutro, i superstiti: “Zaino con un milione di euro a bordo”

Zaino con un milione di euro a bordo del barcone naufragato a Cutro: i superstiti sono certi di averlo visto. “I soldi erano in uno zaino nero, grande, che stava sotto il divano dove era seduto uno degli scafisti”, hanno raccontato. Anche se, sottolineano sempre gli avvocati dei parenti delle vittime, l’inchiesta della Procura di Crotone non ha fatto emergere dettagli relativi a “nessun sequestro di denaro, non esiste un verbale depositato che lo certifichi”.

All’interno dello zaino ci sarebbero stati i proventi illeciti del viaggio dei migranti da Smirne verso l’Italia, il cui costo si aggirava per i bambini intorno ai 4mila euro e per gli adulti intorno agli 8mila.

Parenti vittime Cutro verso la class action

Cutro, i superstiti: "Zaino con un milione di euro a bordo"

Mentre si cercano ulteriori informazioni sullo zaino con un milione di euro a bordo, avanza l’ipotesi class action da parte dei parenti dei migranti morti nel naufragio di Cutro. A riportare la notizia, tra gli altri, è Tgcom 24. Stando a quanto emerso, alcuni di loro già si sarebbero rivolti a dei legali, la cui assistenza è necessaria per poter contribuire all’inchiesta in corso.

Nel mirino, il capitolo soccorsi: bisognerà appurare se siano stati tempestivi o se vi siano state responsabilità per una tragedia che ha portato alla morte di 88 persone.

Un pool di avvocati in soccorso dei parenti dei migranti morti nel naufragio di Cutro

Ad assistere a titolo gratuito i parenti dei migranti morti sarà un pool di avvocati, composto da Luigi Li Gotti, ex sottosegretaario alla Giustizia e noto per aver difeso alcuni pentiti come Tommaso Buscetta, Mitja Gialuz, ordinario di Diritto processuale penale, Vincenzo Cardone e Francesco Verri, entrambi cassazionisti esperti di Diritto penale internazionale. I quattro penalisti hanno dichiarato in una nota:

Siamo stati incaricati da numerosi familiari delle vittime del naufragio di rappresentarli nei due procedimenti penali iscritti dalla Procura della Repubblica di Crotone.

Il primo ha già condotto all’arresto di alcuni presunti scafisti che rispondono dei reati di disastro colposo e omicidio colposo plurimo quale conseguenza della violazione dolosa delle leggi sull’immigrazione. Il secondo procedimento mira a raccogliere gli elementi per valutare se ci sono responsabilità per il mancato soccorso in mare.

Parenti dei migranti morti, si attendono sviluppi dell’inchiesta. Esposto di alcuni parlamentari a Roma

Mentre gli avvocati elaborano la strategia giusta per far valere i diritti dei parenti dei migranti rimasti uccisi nel naufragio di Cutro, si attendono gli sviluppi dell’inchiesta in corso alla Procura di Crotone, che ha chiesto al Gip l’incidente probatorio per verificare le testimonianze dei superstiti. Questi giorni d’attesa sono cruciali per permettere la notifica a tutte le parti in causa, compresi i familiari delle vittime, che potrebbero costituirsi parte civile.

Nel frattempo, un’altra inchiesta su quanto accaduto è stata aperta pure dalla Procura di Roma dopo un esposto dei parlamentari dell’opposizione Ilaria Cucchi, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni. Procedimento, questo, rubricato a modello 45, ovvero senza indagati e ipotesi di reato.

La richiesta dei parlamentari ai pm capitolini era quella di valutare eventuali responsabilità ministeriali in relazione al momento dei soccorsi. I magistrati, dopo aver studiato l’esposto, dovranno quindi decidere se inviare (per competenza territoriale) le carte ai colleghi della Procura di Crotone.

Leggi anche: Strage di migranti, Sea Watch: “La Guardia costiera ci ha attaccato il telefono in faccia”

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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