I cosiddetti coworking, sottinteso space, offrono la condivisione dello spazio d’ufficio da parte di professionisti, che desiderano lavorare insieme in un contesto comune e collaborativo, al contrario del modello tradizionale in cui lo spazio ufficio è occupato da dipendenti di una singola organizzazione. Questi spazi di lavoro condiviso, dove c’è una certa commistione fra formazione e esperienze professionali, nascono a metà degli anni 2000 negli Usa, per poi diffondersi molto velocemente nel resto del mondo. In Italia escono allo scoperto solo nel 2015. Precedentemente questa realtà era già presente sul territorio nazionale, ma considerato come fenomeno di nicchia. È dal 2016 che si consacra questo modello, in primo luogo nei grandi centri urbani come Milano e Roma, destinato a resistere e crescere senza sosta sino ai giorni nostri. I dati del Global Coworking Survey del deskmag 2017 parlano chiaro: il numero di spazi di coworking cresce del 22% all’anno e il numero di membri di coworking del 40%. Le superstar della tecnologia multi miliardaria, come Uber e Instagram, sono state incubate in spazi di coworking. Perché gli spazi di coworking sono l’ideale per gli imprenditori di oggi? Secondo le indagini di MyCow, i motivi principali sono:
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L’86% promuove gli spazi condivisi soprattutto per la flessibilità degli orari e dei luoghi, oltre che l’interazione con altre persone;
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L’82% reputa fondamentale la possibilità di interagire con altre figure professionali (anche svariate) ed eventualmente istituire collaborazioni;
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Il 61% dei lavoratori in coworking è attratto da questa formula anche per i bassi costi di affitto rispetto agli uffici tradizionali.
A quanto pare per il 25%, l’unico problema a cui bisognerebbe cercare di porre rimedio è il rumore. Tutto sommato anche questa difficoltà sembra non essere un limite, visto che la maggior parte delle sedi di coworking prevedono spazi silenziosi o in cui è possibile limitare il numero di postazioni di lavoro. Parola d’ordine? Condivisione Un motto che accomuna i circa 190 coworking spaces presenti su territorio italiano, numero continuamente aggiornato e tratto dall’utilissima guida di Economyup, che raccoglie in una semplice lista i luoghi di lavoro condiviso regione per regione. Se siete imprenditori o liberi professionisti in cerca non solo di un ufficio, ma anche di un ambiente di lavoro stimolante, conveniente e professionale che incoraggi la produttività, i coworking potrebbero fare al caso vostro. Top 5 coworking italiani Di seguito abbiamo creato delle schede di approfondimento sui 5 migliori spazi di coworking d’Italia:
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Talent Garden
È uno dei più grandi network europei, fondato nel 2011 da Davide Dattoli. Presente in 15 città italiane, i campus sono aperti 24/7 e offrono postazioni di lavoro, sale meeting, aule di formazione e aree relax. Talent Garden si rivolge a professionisti, imprese e startup che operano nel digitale e nell’industria tech. Per entrare a far parte della community bisogna appartenere, ed eccellere, ad uno fra i settori digitale, comunicazione, innovazione e creatività. Numerose sono le attività proposte dalla community, un esempio è TAG Innovation School: scuola votata all’innovazione e al digitale che realizza programmi di formazione che aiutano persone, aziende e sistema Paese. Organizzano anche diversi tipi di attività, da progetti legati alla community a quelli corporate, con l’obiettivo di promuovere innovazione, tecnologia e creatività.
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Impact Hub
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Copernico
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Toolbox
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Digital Borgo