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Quanto il cetriolo di mare è importante per l’ecosistema marino e cosa si può fare per salvaguardarlo?

Il cetriolo di mare è importante per l'ecosistema perché è considerato un animale spazzino. Tuttavia a causa di una pesca eccessiva oggi è in via d'estinzione.

L’ oloturia è un invertebrato marino, noto anche con il nome di cetriolo di mare. Il nome non è casuale. Sono chiamati così perché assomigliano realmente al più noto ortaggio.  

Il cetriolo di mare si trova nei fondali marini di tutto il mondo, svolge un ruolo decisamente importante per il nostro ecosistema marino e, in alcune zone dell’Asia, è considerato anche un cibo pregiato.

Come le cozze purifica l’ambiente marino assorbendo virus, tossine e metalli pesanti. E proprio per questo può rappresentare un pericolo per la salute di chi se ne ciba. 

Che animale è l’oloturia o cetriolo di mare?

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Il cetriolo di mare, nome scientifico Holothuroidea, appartiene alla classe degli echinodermi, invertebrati caratterizzati dalla pelle spinosa, come anche le stelle e i ricci di mare. 

Ha un corpo cilindrico e una lunghezza che varia dai due centimetri al metro e mezzo. La bocca e l’ano sono posizionate esattamente alle estremità opposte. Può essere di vari colori.

Le oloturie abitano i fondali marini e per questo sono chiamati animale bentonici. Si trovano in tutto il mondo ma prediligono le aree temperate e tropicali. Sono presenti anche nel Mediterraneo e vicino alle nostre coste.  

Caratteristica rara, il cetriolo di mare è in grado di autorigenerarsi. L’oloturia, infatti, è in grado di far ricrescere fino a metà del proprio corpo, come la lucertola con la coda o anche la stella di mare. Questa abilità gli consente una particolarissima tecnica di difesa dai predatori.

Come si difende il cetriolo di mare

In caso di pericolo il cetriolo di mare si eviscera espellendo l’intestino, i polmoni acquiferi e la sua unica gonade. A questo punto i predatori confusi e spaventati generalmente scappano via, mentre il cetriolo di mare in breve tempo si rigenera.

Altre volte, in caso di pericolo, l’oloturia espelle dall’ano i cosiddetti tubuli di Cuvier, una massa di filamenti tossici e vischiosi con cui appiccicano e avvelenano il nemico, ma non tutte le oloturie ne sono dotate.

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Le oloturie e la loro importanza per l’ecosistema

Il cetriolo di mare svolge un importante ruolo ecologico. Presente sui fondali marini, depura gli inquinanti batterici presenti nelle acque. Proprio come il lombrico in terra, l’oloturia è una sorta di spazzino dei fondali marini. Si nutre di sabbia sporca e ne restituisce di pulita.

Mangia principalmente piccole particelle, alghe, materiali di scarto, piccoli animali acquatici, aiutandosi con i piccoli tentacoli posti all’estremità della bocca.

Poi, ricicla le sostanze nutritive distruggendo e scomponendo la materia organica, che torna ad essere alimento per alghe e coralli. In particolare, il cetriolo di mare espelle carbonato di calcio, elemento essenziale per la formazione e la crescita dei coralli.

Le specie scavatrici permettono, inoltre, il rimescolamento del substrato garantendo ossigenazione e ricircolo dei nutrienti e minerali nei vari strati del fondo.

Dulcis in fundo. Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Geophysical Research nel 2011, i rifiuti delle oloturie avendo un PH leggermente basico proteggono l’acqua che li circonda dal processo di acidificazione che sta interessando gli oceani

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Gli usi del cetriolo di mare in Cina

Delle specie esistenti sono commestibili per lo più quelle che abitano nell’Oceano Indiano e Pacifico. Rappresentano infatti un piatto tipico della cucina orientale. 

In Cina le oloturie non rappresentano solo un cibo prelibato ma hanno anche altre funzioni. Possono essere ad esempio utilizzate per curare alcuni malanni

Altro aspetto interessante è che viene consumato per ricevere un effetto simile al viagra

Come si mangiano i cetrioli di mare?

Chi compra le oloturie ha la possibilità di mangiarle sia crude come il sushi, che cotte. Possono essere fritte oppure gustate all’interno di zuppe. Un altro metodo interessante per consumare i cetrioli di mare è quello di essiccarli. 

Per pulirli si toglie prima l’intestino. Vengono poi bolliti e lasciati raffreddare. La bollitura serve per uccidere tutti i batteri e per accelerare il processo di essicazione. Questo metodo permette di conservare per anni i cetrioli di mare e necessita di un tempo di tre settimane. 

Si servono tagliati a fette ed hanno un sapore gelatinoso e un gusto delicato. 

Cetriolo di mare, quali sono i piatti tipici?

I piatti che hanno come ingrediente principale l’oloturia sono:

  • Trepang nelle zuppe malesi, in Cina.
  • Namako nel sushi, in Giappone.
  • Tripang, Gamat e Balatan in Indonesia. 
  • Espardeña in Spagna. 

La tradizione cinese li preferisce sia brasati in un brodo di funghi che cotti in modo più semplice, con una spruzzatina finale di limone, oppure stufati insieme al cavolo. 

Perché il cetriolo di mare rischia l’estinzione?

Il cetriolo di mare sta rischiando la sopravvivenza. Delle oltre mille specie esistenti, in sedici rientrano nella Lista rossa dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, dove vengono catalogate tutte le specie animali considerate a rischio d’estinzione.

Ciò è dovuto ad una pesca incontrollata a cui è seguita un’intensa commercializzazione

Quanto costano i cetrioli di mare?

Abbiamo visto come alcuni paesi i cetrioli di mare sono considerate delle vere e proprie prelibatezze. Il loro costo infatti è abbastanza alto.

In Cina ad esempio il loro prezzo si aggira tra i 10 e i 600 dollari al chilo. Le specie più pregiate raggiungono anche i 3000 dollari al chilo. 

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Cosa si può fare per salvaguardare il cetriolo di mare?

Non ci sono molti discorsi da fare al riguardo. È necessario che ci siano delle leggi a tutela del cetriolo di mare, che ne vietino la pesca e il consumo

In Europa un passo avanti c’è stato grazie al regolamento numero 407/2009 della Commissione Europea che ha inserito le oloturie tra le specie protette. Ciò nonostante non sempre la normativa viene rispettata e stiamo assistendo anche in Italia ad un aumento della pesca d’importazione dei cetrioli di mare verso i mercati asiatici. 

La Cina raggiunge il primato come maggiore consumatrice di oloturie al mondo, con 20.000 tonnellate di prodotto essiccato all’anno. Di conseguenza dovrebbe essere la prima a porre delle strategie per eliminare o limitare il consumo. 

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