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Legge contro la propaganda nazifascista, Prc: “Onoriamo la Giornata della Memoria”

In occasione della Giornata della Memoria, Rifondazione Comunista e il comune di Sant'Anna di Stazzema, Ravenna, invitano a sottoscrivere una legge che punisca la propaganda nazifascista.

Una legge contro la propaganda nazifascista. È questa la proposta del sindaco di Sant’Anna di Stazzema, e Rifondazione Comunista, invita a sottoscrivere in occasione della Giornata della Memoria.

L’iniziativa parte da Sant’Anna di Stazzema dove l’eccidio commesso dai soldati nazisti della SS è ancora vivo nei ricordi. Scrivono i riferenti del Prc, invitando a firmare:

Il piccolo paese della Versilia è stato segnato da una delle più efferate stragi di civili messe in atto dai militari tedeschi nell’agosto del 1944 e costata la vita a 560 civili.

Contro la propaganda nazifascista, Prc: “Un modo concreto per commemorare la Giornata della Memoria”

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La proposta della legge che punisce la propaganda nazifascista è stata appoggiata in pieno da Rifondazione Comunista che coglie l’occasione per condannare il vuoto normativo lasciato dalle Leggi Scelba e Mancino:

La proposta di legge è finalizzata a disciplinare pene e sanzioni verso coloro che attuano la propaganda fascista e nazista con ogni mezzo, in particolare tramite social network e con la vendita di gadget.

Oggi ci sono forme consolidate di propaganda nazi-fascista che sono impunite, come quelle che avvengono mediante strumenti informatici.

Per Rifondazione Comunista apporre una firma e sposare il progetto della legge che punisce la propaganda nazifascista è un modo concreto e attuale per commemorare la Giornata della Memoria e ricordare le vittime del nazi-fascismo.

Il partito ricorda che per portare la legge in Parlamento serviranno 50 mila firme da raccogliere entro il 31 marzo 2021. È possibile firmare presso tutti gli uffici anagrafe dei comuni della provincia di Ravenna.

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Contro la propaganda nazifascista, il vuoto normativo delle Leggi Scelba e Mancino

Al momento nel nostro Paaese vige la legge Scelba del 1952 che vieta (art. 1) la “riorganizzazione del disciolto partito fascista” e introduce il reato di apologia del fascismo (art. 4).

La legge sanziona chiunque:

Promuova od organizzi sotto qualsiasi forma, la costituzione di un’associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità di riorganizzazione del disciolto partito fascista, oppure chiunque pubblicamente esalti esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche.

In rapporto di sussidiarietà con la Scelba, c’è la legge Mancino del 1993, che sanziona e condanna gesti, azioni e slogan legati all’ideologia nazifascista.

La legge punisce l’utilizzo di simbologie legate a suddetti movimenti politici: svastica e il saluto romano.

Contro la propaganda nazifascista, il progetto “Legge antifascista di Stazzema”

Il progetto Legge Antifascista Stazzema è portato avanti proprio dal comune di Sant’Anna di Stazzema, il paese della Versilia segnato dall’eccidio avvenuto nell’agosto del 1944 da parte dei soldati nazisti delle SS e dagli austriaci.

All’alba del 12 agosto del 1944 le SS giunsero a Sant’Anna e iniziarono a rastrellare i civili. In mezza giornata ne vennero uccisi centinaia, tra cui 65 bambini.

Nella proposta di legge contro la propaganda nazifascista del sindaco di Sant’Anna di Stazzema, Maurizio Verona, si vuole mirare a colpire determinate fattispecie di reato. Si legge:

Chiunque propaganda i contenuti propri del partito fascista o del partito nazionalsocialista tedesco è punito con la reclusione da sei mesi a due anni.

La pena è aumentata di un terzo se il fatto è commesso attraverso strumenti telematici o informatici.

Tutte le informazioni sono disponibili alla pagina anagrafeantifascista.it.

Inoltre, la pagina Facebook ‘Legge Antifascista Stazzema è arrivata a 11 mila membri, all’interno è possibile avere chiarimenti su ogni dubbio inerente alla proposta.

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Propaganda nazifascista e negazionismo, il 15,6% degli italiani crede che la Shoah non sia mai esistita

Il rapporto Italia 2020 dell’Eurispes riporta che dal 2004 ad oggi è aumentato il numero di chi pensa che la Shoah non sia mai avvenuta, passando dal 2,7 % al 15,6 % di negazionisti.

Il 19,8 percento, reputa vera l’affermazione secondo cui:

Mussolini È stato un grande leader che ha solo commesso qualche sbaglio.

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Classe 1990, laureata in Scienze Politiche con una specializzazione in Comunicazione pubblica Internazionale. Amante della storia sin da piccola e appassionata di grandi classici della letteratura italiana. Si auto definisce una sognatrice che tende a considerare sempre il bicchiere mezzo pieno anche nelle situazioni più critiche. Altri segni particolari? Appassionata di calcio e tifosissima!
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