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Contributi a fondo perduto: come funzionano gli aiuti previsti dal Decreto Sostegni

Il Provvedimento del 23 marzo del Direttore dell'Agenzia delle Entrate ha illustrato il funzionamento dei bonus a fondo perduto per imprese e partite Iva.

Il 22 marzo, dopo una lunga discussione del Consiglio dei Ministri dovuta a scontri nella maggioranza, è stato pubblicato nella sua versione ufficiale il Decreto Sostegni, i cui fondi stanziati in deficit ammontano a 32 miliardi di euro.

Il decreto prevede una suddivisione delle misure in sostegno alle imprese e all’economia, disposizioni in materia di lavoro, misure in materia di salute e sicurezza, aiuti agli Enti territoriali e altre disposizioni “urgenti”, dal trasporto pubblico locale alle attività didattiche.

La fetta più ampia dei fondi messi a disposizione dal Governo è destinata ai contributi a fondo perduto per imprese e lavoratori autonomi ed ammonta a 11 miliardi di euro.

Ma come funzionano concretamente gli aiuti a fondo perduto per le imprese e le partite IVA in difficoltà? Lo ha spiegato il Provvedimento del 23 marzo del Direttore dell’Agenzia delle Entrate.

Contributo a fondo perduto per imprese e partite Iva: come richiederlo

fondo perduto per imprese e partite iva

L’Agenzia delle Entrate ha già reso disponibili sul suo sito i moduli e le istruzioni per richiedere il contributo a fondo perduto previsto dal Decreto Sostegni.

Occorre innanzitutto compilare il modulo online, che dovrà essere poi presentato via web dal 30 aprile al 28 maggio. Chi possiede i requisiti per ottenere il bonus dovrà presentare la richiesta all’Agenzia delle Entrate accedendo con le credenziali Spid, Cie o Cns, oppure Entratel (anche tramite intermediario) sui canali telematici o sulla nuova piattaforma web di Sogei disponibile nell’area riservata “Fatture e Corrispettivi” del sito internet dell’Agenzia.

Le domande andranno inoltrate entro 60 giorni dall’avvio della procedura telematica. L’Agenzia delle Entrate effettuerà i controlli sulla veridicità delle autodichiarazioni dopo l’erogazione dei contributi.

Il contributo arriverà direttamente sul conto corrente indicato o, su opzione del contribuente, potrà essere impiegato come credito d’imposta in compensazione. Stando alle parole del Presidente del Consiglio Mario Draghi, i primi pagamenti partiranno dopo Pasqua e i bonifici saranno completati entro il 30 aprile.

Contributo a fondo perduto per imprese e partite Iva: chi sono i beneficiari e quali le categorie escluse

Possono fare richiesta del bonus a fondo perduto previsto dal Decreto Sostegni le seguenti categorie:

  • I soggetti esercenti attività di impresa, arte e professione e di reddito agrario, titolari di partita IVA residenti o stabiliti nel Territorio dello Stato, che nel secondo periodo di imposta precedente al periodo di entrata in vigore del decreto (per la gran parte dei soggetti si tratta dell’anno 2019) abbiano conseguito un ammontare di ricavi o di compensi non superiore a 10 milioni di euro.
  • Enti non commerciali, compresi gli enti del terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti, in relazione allo svolgimento di attività commerciali

Mentre rimangono esclusi dalla fruizione del bonus a fondo perduto:

  • I soggetti la cui attività risulti cessata alla data di entrata in vigore del Decreto (23 marzo 2021)
  • I soggetti che abbiano attivato la partita Iva successivamente (a partire dal 24 marzo 2021)
  • Gli enti pubblici (art.74 del Tuir)
  • Gli intermediari finanzari e le società di partecipazione (art.162-bis del Tuir)

Leggi anche: Decreto Sostegni, Draghi: “11 miliardi entreranno nell’economia italiana nel mese di aprile”

Contributo a fondo perduto per imprese e partite Iva: i requisiti per ottenerlo

Come illustrato nel Decreto Sostegni, i requisiti per ottenere il bonus a fondo perduto sono due:

  • Aver conseguito nel 2019 ricavi o compensi non superiori a 10 milioni di euro.
  • Un fatturato e dei corrispettivi medio mensili dell’anno 2020 inferiori almeno del 30% rispetto a quelli del 2019.

Il contributo a fondo perduto spetta anche a chi, in assenza del requisito calo di fatturato/corrispettivi, ha attivato la partita Iva dall’1 gennaio 2019, se rispetta il presupposto del limite di ricavi o compensi di 10 milioni di euro.

Contributo a fondo perduto per imprese e partite Iva: come si quantifica il bonus

Bisogna innanzitutto precisare che è garantito un contributo minimo di 1000 euro per le persone fisiche e di 2000 euro per soggetti diversi dalle persone fisiche. L’importo massimo del bonus non potrà invece superare i 150.000 euro.

Inoltre il contributo, come i bonus precedenti, è escluso da tassazione per le imposte sui redditi e per l’Irap e non incide sul calcolo del rapporto per la deducibilità delle spese e degli altri componenti negativi di reddito, compresi gli interessi passivi.

L’ammontare del contributo è calcolato applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi 2020 e l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi 2019. In particolare:

  • 60% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 non superano la soglia di 100mila euro
  • 50% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano la soglia di 100mila euro fino a 400mila
  • 40% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano la soglia di 400mila euro fino a 1 milione
  • 30% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano la soglia di 1milione di euro fino a 5 milioni
  • 20% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano la soglia di 5 milioni di euro fino a 10 milioni

Dunque, per fare un esempio pratico, chi si trova nella prima fascia avrà diritto ad un bonus pari al 60% della differenza tra il fatturato/corrispettivo medio mensile del 2020 e quello del 2019, per chi è in seconda fascia la percentuale scende al 50% e così via.

Mentre Imprese e Partite Iva non si sono dichiarate particolarmente soddisfatte dei provvedimenti previsti dal Decreto Sostegni, bisognerà attendere la fine di aprile per fare un bilancio concreto dell’utilità e della fruibilità delle misure, sperando che tutto vada come previsto e, soprattutto, come promesso.

Leggi anche: Decreto Sostegni, perché imprese e partite Iva protestano contro Draghi

Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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