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Conte raffreddato e con la tosse da Lilli Gruber a Otto e Mezzo

Il premier Conte durante l'intervista di Lilli Gruber è apparso visibilmente raffreddato, stanco e provato, tossendo di continuo.

Ieri, durante la trasmissione Otto e Mezzo su La7, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte è stato intervistato dalla famosa giornalista Lilli Gruber. Molti però hanno messo in dubbio le condizioni di salute del Presidente. Soprattutto nella seconda parte della trasmissione non sono mancati continui colpi di tosse. Conte raffreddato, ha mostrato un’eccesiva sudorazione e un abbassamento nel tono della voce, a tratti roca. Sui social si è mostrato più interesse per la salute del Premier che per il suo intervento. Non sono mancati i commenti sarcastici, come quello di Marco Baldini: “Dopo la tosse di Conte in Tv la trasmissione della Gruber da 8 e mezzo cambia titolo in 38 e mezzo”.

Conte raffreddato durante l’intervista su La7

Giuseppe Conte
Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

L’intervista di Lilli Gruber nel programma quotidiano Otto e mezzo, su La7, seppur dai toni pacati non manca di mettere il Presidente Conte in difficoltà per le domande schiette e dirette. Da subito la giornalista incalza chiedendo il motivo per cui gli italiani si dovrebbero fidare del Presidente nella gestione di questa gravissima crisi sanitaria ed anche economica. Conte parlando al plurale risponde di aver mostrato senso di responsabilità, di metodo e di avere una base scientifica per le valutazioni politiche. Durante l’intervista Conte sembra manifestare quelli che sono i sintomi di un’influenza in corso: tosse, raffreddore, pallore, stanchezza e occhi lucidi.

Conte raffreddato, le scomode domande dell’intervista

Alessandro Sallusti, direttore de Il Giornale.

Da subito viene chiesto ad Alessandro Sallusti, direttore de Il Giornale, in collegamento con la trasmissione, se gli italiani possono fidarsi di Conte e qual è l’errore imperdonabile che ha fatto nella gestione della pandemia. Queste domande dirette possono creare un po’ di tensione e sudore freddo a chiunque. Per Sallusti gli errori ci sono stati. Primo aver promesso agli italiani più di quanto era in grado di mantenere, secondo aver perso tempo sul fronte economico, con la passerella degli Stati Generali questa primavera, e questa estate nel non prevedere e gestire quella che sarebbe stata una seconda ondata.

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Le risposte di Conte raffreddato

Conte non ci sta e spiega come gli Stati Generali siano serviti per mettere a punto le priorità del nostro Paese: digitalizzazione, la svolta green e l’importanza di investire nell’educazione. Se non ci fossero stati quelli, adesso saremmo stati ancora più in ritardo, ribatte il Premier. Per quanto riguarda la possibilità di prevedere la seconda ondata quanto fatto è stato per Conte il massimo che si poteva fare, abbassando la curva dei contagi e fornendo un po’ di respiro agli italiani durante l’estate. Ulteriori restrizioni durante le vacanze sarebbero state impossibili perché gli italiani erano già stati duramente provati psicologicamente durante la prima ondata. La seconda ondata ha sorpreso tutta l’Europa e l’Italia, per Conte, non è stata meno preparata di altri paesi.

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