Home Esteri Cina invia armi alla Serbia del filorusso Vučić: Europa in allarme

Cina invia armi alla Serbia del filorusso Vučić: Europa in allarme

Sei aerei cinesi sono atterrati sabato scorso a Belgrado per consegnare alcuni missili terra-aria HQ22: cosa si nasconde dietro tale decisione e perché preoccupa l'Ue.

Cina invia armi alla Serbia: perché?

Sei aerei partiti dalla Cina hanno attraversato lo spazio aereo di due Paesi Nato (Turchia e Bulgaria), per poi atterrare sabato scorso a Belgrado per consegnare alcuni missili terra-aria HQ22, sofisticati sistemi di difesa di Pechino. Il Governo del Dragone ci ha tenuto subito a puntualizzare che si tratta di “un’ordinaria cooperazione bilaterale che non ha nulla a che vedere con la guerra in Ucraina”.

Le armi in questione, di un valore complessivo di 30 milioni di euro, sarebbero infatti state ordinate già nel 2019. Ma queste rassicurazioni non sono bastate a tranquillizzare l’Europa. Bruxelles adesso osserva con massima attenzione i movimenti di Belgrado e la sempre maggiore collaborazione militare tra Serbia e Cina desta non poca preoccupazione.

Anche perché molti si chiedono il motivo per cui gli armamenti siano stati inviati proprio in questo momento delicato a due passi dallo scenario di guerra.

Cina invia armi alla Serbia: da dove nasce la preoccupazione dell’Ue

Cina invia armi alla Serbia: da dove nasce la preoccupazione dell'Ue

Cina invia armi alla Serbia: a preoccupare l’Europa sono soprattutto i rapporti di vicinanza tra il Presidente serbo Aleksandar Vučić (notoriamente filorusso) e Vladimir Putin, senza contare la “simpatia” per personaggi come Xi Jinping e Viktor Orban. Va comunque chiarito che ufficialmente la Serbia è ancora candidata ad entrare nell’Ue.

In ogni caso, ad insospettire è anche il fatto che la Serbia, legata da secoli per motivi religiosi e culturali alla Russia, è stata per molte settimane l’unico Paese a permettere l’arrivo e la partenza di voli da e per città russe, oltre che il solo a non aver applicato sanzioni contro Mosca.

La dipendenza militare serba da Mosca e la voglia di diversificare “fornitori”

Il legame con Mosca è dimostrato anche dalla dipendenza militare della Serbia nei suoi confronti: Belgrado acquista buona parte dell’equipaggiamento dalla Russia. Stando alle parole rilasciate ad Euronews dall’esperto di sicurezza nei Balcani Aleksandar Radic, l’avvicinamento a Pechino dimostrerebbe la volontà della Serbia di “diversificare i Paesi da cui compra materiale militare e armi, una strategia per legarsi dal punto di vista diplomatico a diversi blocchi”.

Sul fatto che la Cina invia armi alla Serbia, l’esperto Radic ha concluso: “La Serbia non può partecipare alle missioni Nato ma compra aerei dall’Alleanza Atlantica. Ora fa la stessa cosa con la Cina, per garantirsi una posizione più forte sullo scacchiere internazionale”.

Gli “artigli” di Pechino in Europa

Cina invia armi alla Serbia: il governo di Belgrado è il primo dell’area europea a dotarsi di missili cinesi. La preoccupazione di Bruxelles nasce da un lato dall’instabilità ciclica dei Balcani, dall’altro pure dal ruolo stesso di Belgrado. La Cina di Xi Jinping, infatti, sta portando avanti in Serbia molti investimenti nel settore industriale, minerario, metallurgico e delle infrstrutture (basti pensare al progetto di una linea ferroviaria veloce tra Belgrado e Budapest).

Oltre al fatto che la Cina invia armi alla Serbia, a testimoniare che Pechino stia cercando di infilare i suoi “artigli” in Europa lo dimostra pure l’appoggio serbo alla Via della Seta cinese, anch’esso particolarmente preoccupante per l’Ue. Insomma: Bruxelles sembra correre incontro a nuovi grattacapi di difficile risoluzione, visto pure l’attuale momento storico.

Leggi anche: Nuove sanzioni Ue contro la Russia: cosa include il quinto pacchetto

Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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