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Marsha Linehan, da paziente psichiatrica a psicologa rivoluzionaria: “Ho curato il mio dolore salvando gli altri”

Attraverso esperienze personali, un'assidua attività di ricerca, ma anche grazie a fede e dedizione, la Dott.sa Linehan ha reso molte vite degne di essere vissute.

Marsha Linehan non ricorda nulla del suo passato, di quando aveva tra i 18 e i 25 anni e più volte ha tentato di togliersi la vita.

Eppure oggi è la donna che ha rivoluzionato la psicoterapia, che ha creato la più efficace forma di terapia psicologica tra quelle utilizzate: la Terapia Dialettico Comportamentale.

Meglio conosciuta in Italia come Terapia cognitivo comportamentale, il trattamento mira ad aiutare, nel contesto del disturbo borderline di personalità, chi ha impulsi suicidari e tendenze autolesive che si traducono in tagli e bruciature.

Da paziente con gravi disturbi, ritenuta incurabile, a psicologa nonché salvatrice di molte vite: la storia di Marsha Linehan.

Chi è Marsha Linehan?

Chi è Marsha Linehan?

Marsha Linehan è oggi una psicologa, una professoressa e un’autrice statunitense. Ma da giovane è stata una ragazza che ha sofferto molto, sul suo corpo i segni di quel terrificante passato.

Affetta da disturbo borderline di personalità (DBP), la Linehan prima di essere dottoressa è stata paziente. Di vent’anni trascorsi facendo la spola tra un medico e l’altro, 26 mesi li ha passati in ospedale, ricordando quei giorni come un periodo “all’inferno”, per sua stessa ammissione.

Nessuno le dava molte possibilità di sopravvivenza tra ripetuti tentativi di suicidio e ricoveri ospedalieri, ma la Linehan non ha mollato e nell’accettazione di sé stessa ha trovato la sua redenzione.

La stessa, tormentata ma credente, racconta:

Una sera ero inginocchiata e guardavo la croce. Tutto attorno a me divenne color oro. Improvvisamente sentì qualcosa venire verso di me. Corsi a casa e per la prima volta parlai a me stessa e mi dissi: MI AMO.

Da quel giorno mi sentì trasformata.

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Cosa significa essere affetti da DBP?

La sigla DBP sta per disturbo borderline della personalità. Chi ne è afflitto vive la costante paura del rifiuto, il sentore di non essere mai abbastanza nello sforzo di compiacere gli altri e di non sentirsi adeguati per farlo.

Vuoto cronico e instabilità emotiva sono sensazioni che lacerano, straziano gli individui affetti dalla patologia. Ci si sfoga in ira incontrollabile, depressione e più raramente in mania. Non si riesce a costruire un’identità propria perché essa dipende troppo dal giudizio degli altri, o meglio da quelli che si credono giudizi altrui.

Tra i sintomi più diffusi vi è il timore d’abbandono, un terrore che paradossalmente si traduce in comportanti che facilmente tendono a provocarlo.

Marsha Linehan ha vissuto tutto questo.

Accettazione come redenzione, la via della salvezza di Marsha Linehan

La voglia di migliorarsi, di crescere e guarire può essere più forte della malattia, ma c’è bisogno di imparare ad accettare sé stessi, un percorso difficile, ma necessario.

Per la psicologa statunitense l’accettazione è iniziata con il supporto della fede ed è cresciuta grazie alla voglia non solo di amarsi, ma di capirsi. Un desiderio che mentre era impiegata in una società assicurativa l’ha indotta a frequentare l’università serale, studiare per anni e appassionarsi di psicologia e infine ottenere un dottorato di ricerca alla Loyola University di Chicago.

Lavorare poi a contatto con pazienti problematici e con istinti suicidi ha dato poi alla Linehan quell’impulso in più a capire se stessa e la propria metamorfosi, nel tentativo di riuscire ad aiutare gli altri.

Radicata in esperienze personali e quanto mai autentiche e dolorose e sviluppatasi attraverso non solo un attento studio e un’assidua attività di ricerca, ma anche grazie a un’instancabile dedizione, nasce la Terapia Dialettico comportamentale.

La rivoluzione di Marsha Linehan

Originariamente sviluppata per soggetti con condotte parasuicidarie o suicidarie e in seguito applicato a soggetti con disturbo di personalità borderline, la terapia dialettico comportamentale è uno dei metodi psicoterapeutici oggi più efficaci.

La teoria della dottoressa statunitense è che i pazienti debbano acquisire nuove abitudini comportamentali nonché un sviluppare un diverso modo di reagire alla vita.

Contro l’autolesionismo e l’autodistruzione, la Dott.ssa Linehan capì che era necessario non solo cercare di cambiare e migliorarsi, ma anche accettare la vita com’è, non come si suppone debba essere.

L’obiettivo fondamentale di quella terapia, che si basa su principi terapeutici e non su un manuale di trattamenti, è fare in modo che si riesca a governare le proprie emozioni e i proprio impulsi, acquistando fiducia in sé stessi e imparando a valorizzare le proprie esperienze, i propri comportamenti, pensieri e stati d’animo.

Mentre la terapia tradizionale punta a risolvere i problemi emotivi attraverso un cambiamento comportamentale e cognitivo, la terapia proposta dalla Linehan, la più moderna, efficace e scientificamente supportata forma di terapia psicologica, ha come fulcro l’accettazione e la convalida.

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Una vita degna di essere vissuta, un libro per tutti

Il 28 gennaio è uscito il libro Una vita degna di essere vissuta, un libro che sa di vita vera, che narra di una metamorfosi straordinaria, quella da malata incurabile a curatrice, che racconta di una spiritualità incorruttibile e di lungo e tortuoso percorso di liberazione e affermazione di sé e delle proprie idee.

L’aver vissuto sulla propria pelle l’inefficacia di certe terapie nonché una sorprendente audacia e resilienza hanno fatto sì che Marsha Linehan riuscisse a ideare e sviluppare un percorso terapeutico rivoluzionario, capace davvero di salvare vite.

Tuttavia, ci son voluti anni prima che a questa rivoluzione venisse riconosciuto il merito che le spettava. La psicologa statunitense, come racconta nel libro, si è scontrata una società fortemente maschilista, e oltre che per la sua sopravvivenza, in un tale contesto, ha lottato anche per quella degli altri battendosi per far sentire la propria voce.

Una vita degna di essere vissuta è un libro utile a tutti, perché non c’è bisogno di essere malati per trarre beneficio dalla capacità di gestire un qualsiasi tipo di emozione che provoca dolore, che siano grandi sofferenze o piccoli disagi.

Combinando l’accettazione di sé alla capacità di innescare un cambiamento, Marsha Linehan ha reso non solo la propria, ma molte vite degne di essere vissute.

Intraprendente e instancabile penna, poliglotta, appassionata lettrice e avida viaggiatrice. Sviscerata amante del cinema. E ultimo, ma non per importanza, eterna studiosa, perché non si finisce mai d’imparare.
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