Cambiano ancora i colori: l’Italia si tinge di arancione, ma 4 Regioni finiscono in rosso

Arrivano le nuove ordinanze del Ministro della Salute Speranza: ecco quale sarà il cambio di colore delle Regioni in vigore da lunedì 12 aprile.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Nuovo cambio di colore delle Regioni da lunedì.

Dopo l’ormai consueto monitoraggio settimanale, il Ministro della Salute Roberto Speranza firmerà le nuove ordinanze, valide dal 12 aprile: dopo la Pasqua in zona rossa nazionale, lunedì l’Italia si avvierà ad essere tutta arancione, ad eccezione di quattro Regioni, che ancora si troveranno in zona rossa. Nonostante ciò, alcuni governatori delle zone arancioni hanno comunque disposto o prorogato ordinanze con misure più restrittive.

I cambiamenti di colore descritti nelle nuove ordinanze sono il risultato della valutazione di alcuni paramentri tenuti in considerazione dagli esperti. Il primo è quello dell’incidenza settimanale dei casi: se si superano i 250 ogni 100.000 abitanti scatta automaticamente il rosso.

Il secondo è l’Rt, l’ormai noto indice che ci dice quante persone possono essere contagiate da una sola persona in media: con un valore di esso pari a 1.25 scatta la zona rossa. Ma, contrariamente all’incidenza che si calcola a cadenza settimanale, l’Rt richiede per il passaggio allo scenario inferiore almeno 14 giorni di dati compatibili alla zona arancione.

A partire da lunedì, Campania, Puglia, Valle d’Aosta e Sardegna saranno in zona rossa. Il resto d’Italia si tinge di arancione: alle altre Regioni già in questa zona, si aggiungeranno dalla prossima settimana Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte e Toscana.

Alcune Regioni avrebbero anche i numeri per passare in zona gialla. Il decreto in vigore (valido fino al 30 aprile) esclude però la possibilità di istituire zone gialle. Resta la possibilità di deroghe in base all’andamento delle vaccinazioni e dei contagi, senza contare che ieri in conferenza stampa il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha aperto alla possibilità di zone gialle entro fine mese.

Cambio di colore delle Regioni a partire da lunedì 12 aprile: quali quelle in zona rossa

Cambio di colore delle Regioni a partire da lunedì 12 aprile: quali quelle in zona rossa

Secondo i dati del nuovo monitoraggio settimanale dell’Iss, la Campania si conferma in zona rossa, così come la Puglia.

La Sardegna è l’unica Regione che passa dalla zona arancione alla zona rossa, dopo una parabola di restrizioni sempre più aspre: in un mese, l’isola è passata dal traguardo della zona bianca (unica Regione italiana ad averlo raggiunto) alla zona arancione, per arrivare ora all’ultima retrocessione in zona rossa. Un passo indietro dovuto soprattutto al valore dell’Rt, che si attesta a 1.54: è il più alto d’Italia.

Rimane in fascia rossa la Valle d’Aosta. Lunedì prossimo il Presidente di Regione Erik Lavevaz firmerà una nuova ordinanza per prorogare le misure disposte il 6 aprile, tra cui il divieto di accesso in Regione anche per i proprietari di seconde case.

Leggi anche: Sì del Senato al Protocollo Unico raccomandato dai medici di Terapia Domiciliare Covid-19

Cambio di colore delle Regioni a partire da lunedì 12 aprile: quali quelle in zona arancione

Cambio di colore delle Regioni a partire da lunedì 12 aprile: quali quelle in zona arancione

In zona arancione riaprono negozi, parrucchieri e centri estetici e si potrà uscire di casa senza autocertificazione. Contrariamente alla zona rossa, ci si può spostare liberamente, ma solo all’interno del proprio Comune. Per andare in altri Comuni in Regione bisogna avere comprovati motivi di lavoro, situazioni di necessità o motivi di salute. È sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, come pure il rientro nelle seconde case ubicate dentro e fuori regione.

Nella fascia arancione tornano a scuola anche gli alunni di seconda e terza media, mentre quelli delle superiori sono in presenza, a rotazione, per almeno il 50%, fino ad un massimo del 75%. Sono permesse visite ad una sola abitazione privata all’interno del Comune, una volta al giorno tra le 5 e le 22, in massimo 2 persone (oltre a under 14 e persone disabili o non autosufficienti).

A partire da lunedì 12 aprile, si confermano in zona arancione Abruzzo, Basilicata, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sicilia, Umbria, Veneto, Provincia autonoma di Bolzano e Provincia autonoma di Trento.

Passano dalla zona rossa all’arancione Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte e Toscana.

Rimane in zona arancione la Sicilia, ma qui la preoccupante evoluzione dei contagi e la diffusione delle varianti di Covid-19 ha portato il Presidente di Regione Nello Musumeci a firmare un’ordinanza che dispone la zona rossa in tutti i Comuni della Città metropolitana di Palermo a partire da domenica 11 e fino a giovedì 22 aprile. Stesse restrizioni con uguale durata verranno applicate a Marsala, in provincia di Trapani, e a San Cataldo, nel Nisseno.

Leggi anche: Demansionamento e sospensione di stipendio per gli operatori sanitari che rifiutano il vaccino

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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