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Brescia, colpo di fucile uccide una 15enne: è stato il fratellino di 13 anni

San Felice del Benaco: bambina di 15 anni uccisa da un colpo di fucile. A far esplodere il proiettile non è stato il padre Roberto B., come inizialmente si era ipotizzato, ma il fratello della ragazzina, un bambino di 13 anni

Colpo di fucile uccide 15enne. Tragedia a San Felice del Benaco, nel bresciano: qui ieri sera una bambina di 15 anni è stata uccisa da un colpo di fucile. A far esplodere il proiettile non è stato il padre Roberto B., 57 anni, come inizialmente si era ipotizzato, ma il fratello della ragazzina, un bambino di 13 anni. Stando a una prima ricostruzione, padre e figlio stavano mostrando l’arma alla giovane quando, per errore, il fratello 13enne ha premuto il grilletto colpendo la sorella in pieno petto. La 15enne è morta sul colpo.

La svolta nelle indagini, che ha chiarito la dinamica della vicenda, è arrivata stanotte durante l’interrogatorio del padre, che dopo il dramma si trovava in stato di fermo per omicidio colposo. Il 57enne, con un trascorso da assessore in paese, è stato sentito dal pubblico ministero di Brescia Carlo Milanesi e ha chiarito quanto accaduto.

Colpo di fucile uccide 15enne, gli inquirenti: “Un drammatico incidente”

Colpo di fucile uccide 15enne, gli inquirenti: "Un drammatico incidente"

Colpo di fucile uccide 15enne. Il dramma si è consumato ieri nel tardo pomeriggio in un’abitazione di un residence di San Felice del Benaco, comune di poco più di 3mila abitanti sulla sponda bresciana del Lago di Garda. La 15enne, la prima dei due figli di Roberto B., è morta sul colpo: inutile l’intervento dei soccorritori, che hanno potuto soltanto constatarne il decesso. Il padre adesso è sotto choc. “Questo è senza dubbio un incidente, un drammatico incidente”, hanno fatto sapere gli inquirenti.

Sul posto è giunto anche il pm di turno Carlo Milanesi, che ha sequestrato l’arma. Il padre della 15enne adesso risulta indagato per omessa custodia delle armi e per aver messo nelle mani del figlio così piccolo il fucile da caccia. L’arma era detenuta regolarmente dall’uomo, così come un’altra decina di fucili. Il bambino di 13 anni, autore materiale dell’omicidio, non è imputabile.

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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