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Bonus vacanze 2020: come chiederlo e a chi spetta

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Il Bonus Vacanza 2020 è una delle misure promosse dal nuovo dl Rilancio per il settore turistico.

Siamo ormai alle porte dell’estate e la prospettiva di una Fase 3, ovvero di definitiva uscita dall’emergenza Covid, si fa sempre più vicina. In Italia il turismo conta per il 13% del Pil, che diventa 20% se lo estendiamo al settore della cultura in generale. Un peso importante, dunque, che ha bisogno di essere sostenuto dopo mesi di sofferenza. È per questo che nel nuovo decreto Rilancio, il governo ha previsto tra le misure anche un bonus vacanza che permetterà agli italiani di non rinunciare a qualche giorno di svago e alle strutture ricettive del nostro paese di riprendere un po’ di respiro dopo mesi durissimi.

Bonus vacanze: quando si può utilizzare e come ottenerlo

Il bonus vacanze 2020 spetta alle famiglie con con Isee fino a 40.000 euro ed è utilizzabile dal 1° luglio al 31 dicembre per il pagamento di servizi offerti in ambito nazionale dalle imprese turistico ricettive e dai b&b. Il credito è di 500 euro per i nuclei familiari di 3 o più soggetti, di 300 per i nuclei di due persone e di 150 per quelli di una. Il bonus sarà fruibile per l’80% sotto forma di sconto diretto sulla fattura elettronica di una struttura ricettiva, mentre il restante 20% sarà una detrazione d’imposta sul reddito. Le strutture ricettive potranno cedere il credito ai propri fornitori privati, agli istituti di credito o agli intermediari finanziari.

Anticipi e prenotazioni online: le critiche al bonus vacanza 2020

Il neonato bonus, ha già ricevuto diverse critiche. Il primo motivo è che .solo in un secondo momento. In secondo luogo, tra le condizioni per accedere al credito vi è anche che il pagamento del servizio reso dal singolo albergo, agriturismo, bed & breakfast, deve essere corrisposto “senza l’ausilio, l’intervento, l’intermediazione di soggetti che gestiscono piattaforme o portali di telematici diversi da agenzie di viaggio e tour operator”.

Booking.com: no alle discriminazioni sul bonus vacanza

Questo vuol dire che piattaforme come booking.com, uno dei siti più usati per la prenotazione delle vacanze online, non potrà essere utilizzato per effettuare le prenotazioni usufruendo del bonus.

Nel dl Rilancio ci sono interventi significativi e positivi per il turismo, primo tra tutti il bonus vacanza, ma siamo dispiaciuti nel notare che vengono discriminate le persone che prenotano e pagano immediatamente sui portali telematici

Queste le parole di Alberto Yates, country manager di booking.com in audizione in commissione industria al Senato.

Airbnb: meglio voucher da usare liberamente

Già nota alle cronache di questi giorni per il licenziamento forzato di 1900 dipendenti, anche Airbnb esprime il suo dissenso tramite le parole del country manager Giacomo Trovato:

Auspichiamo che l’esclusione delle piattaforme dalla misura possa essere eliminata

E aggiunge:

La distribuzione di voucher vacanza alle famiglie da utilizzare in tutte le strutture ricettive e alloggi a uso turistico, sarebbe una misura più semplice.

Codacons: una misura che danneggia i consumatori

Anche il Codacons esprime le sue perplessità in una nota:

Il bonus vacanza inserito nel dl Rilancio deve valere per tutte le strutture turistiche indipendentemente dalle modalità di prenotazione e va esteso quindi anche alle piattaforme digitali.

Anche perché come ricorda la stessa associazione dei consumatori, il ricorso al web per le prenotazioni alberghiere è cresciuto in Italia, perciò:

Escludere dal bonus vacanza piattaforme digitali specializzate nel “booking” equivale a danneggiare i consumatori.

Leggi anche: Conte: “Quest’estate gli italiani andranno in vacanza”   di Clarice Subiaco

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