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Dl aiuti ter, nuovo bonus da 150 euro: a chi spetta e quando arriva

Nel decreto aiuti ter si prevede un nuovo bonus da 150 euro. Vediamo quali sono i requisiti per ottenerlo e quando dovrebbe arrivare.

Il decreto aiuti ter, approvato all’unanimità nel Consiglio dei ministri, si attesta intorno ai 14 miliardi e prevede anche un bonus da 150 euro che interesserebbe una platea di 22 milioni di persone.

Si tratta in definitiva dell’ultimo decreto di Draghi che va ad aggiungersi ai 49,5 miliardi stanziati fino ad oggi a sostegno delle famiglie e imprese.

Il bonus da 150 euro è rivolto a coloro i quali percepiscono redditi annui inferiori ai 20.000 euro lordi annui, compresi i pensionati. Inoltre è in arrivo un ulteriore decreto ministeriale per la riduzione delle accise su gasolio e benzina fino a tutto novembre.

Bonus da 150 euro: chi sono i destinatari e quando dovrebbe arrivare

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Il bonus da 150 euro prenderebbe il posto dell’aumento del limite ISEE per l’accesso al bonus bollette, rimanendo invariata la soglia dei 12.000 euro.

Il bonus è previsto per le seguenti categorie:

  • dipendenti, ai quali dovrebbe essere versato nella busta paga di novembre, a patto che abbiano una retribuzione mensile che non ecceda l’importo di 1.538 euro. L’onere previsto si aggira intorno a 1 miliardo
  • pensionati, con redditi inferiori ai 20mila lordi annui, con un onere per lo Stato di 1,2 miliardi
  • autonomi che abbiano un reddito limitato fino a 20mila euro

Nel decreto aiuti ter inoltre sono previste misure per imprese, negozi, aziende agricole, Terzo settore e Sanità.

Ddl aiuti ter: cosa prevede oltre al bonus da 150 euro

Una parte consistente delle risorse stanziate andrà alle imprese, e nello specifico con la proroga dei crediti d’imposta, includendo nella platea dei beneficiari bar, ristoranti e piccole imprese.

Secondo quanto riportato dall’Ansa per far fronte ai rincari nel settore ospedaliero arriverà uno stanziamento di 400 milioni per il Servizio sanitario nazionale, suddiviso tra le regioni e province autonome, comprese Rsa e strutture private. Previsti anche 190 milioni per il sostegno alle aziende agricole, con interventi per ridurre i costi dei trasporti, del gasolio agricolo e dell’alimentazione delle serre, e un rifinanziamento di 10 milioni per le scuole paritarie.

Tra le altre misure esaminate dal Consiglio dei ministri vi è il taglio delle accise fino a fine novembre, previsto in un prossimo decreto ministeriale, e i decreti attuativi della legge sulla concorrenza, sulla riforma dei servizi pubblici locali, comprese le regole per la mappatura delle concessioni pubbliche.

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