Arrestato il sindaco di Foggia, Franco Landella. Scoppia il caos all’interno dell’amministrazione comunale del comune pugliese dove i pendenti con le forze giudiziarie erano già parecchi.
Gli indagati sono accusati del reato di corruzione, mentre il sindaco risponderà anche di tentata concussione. I mandati di custodia cautelare sono stati indirizzati nei confronti di quattro persone: il sindaco leghista Franco Landella, i consiglieri comunali Antonio Capotosto e Dario Iacovangelo, l’imprenditore Paolo Tonti e la moglie del sindaco.
Nel registro indagati risulta anche Daniela Di Donna, moglie di Landella e dipendente del comune di Foggia. La signora Di Donna al momento è stata interdetta dai pubblici uffici ed è indagata anche lei per corruzione.
Arrestato il sindaco di Foggia: le dichiarazioni del questore Paolo Sirna
Landella e la moglie erano nell’occhio del ciclone già da un pò. Lo scorso 1 maggio infatti la squadra mobile di Foggia aveva perquisito l’abitazione dei due coniugi, durante la perquisizione erano stati trovato numerosi telefoni cellulari e settemila euro.
Di Donna avrebbe cercato di giustificare la presenza della somma definendola “il salvadanaio di mio figlio”.
Durante le dichiarazioni post arresto di questa mattina il questore Paolo Sirna ha spiegato:
La prima cosa che vorrei mettere in evidenza è che questa ordinanza è stata emessa nei confronti di alcuni indagati ma gli indagati sono di più rispetto a quelli che sono oggetto di ordinanza di custodia.
Alcuni di essi vengono menzionati e tra costoro troviamo persone già attinte da altre ordinanze di custodia cautelare, ma troviamo anche dei consiglieri comunali che invece non sono oggetto di misura.
Paolo Sirna continua nelle sue dichiarazioni, utilizzando parole forti:
Fare il pubblico amministratore è un dono, un dono che si riceve dagli elettori e gli elettori danno questo mandato ai politici affinché la cosa pubblica venga gestita secondo la legge, ecco, queste inchieste mettono in luce come invece l’esercizio della funzione pubblica sia stata piegata ai fini personalistici. Questo dono è stato tradito.
Nuvola d’Oro
Il comune di Foggia era già stato investito dall’indagine del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bari, dello scorso febbraio, denominata“Nuvola d’Oro”.
Ancora una volta era finito in manette insieme ad altre tre persone un consigliere comunale, Bruno Longo (Fratelli d’Italia) accusato di attività estorsiva ai danni di un imprenditore di Campobasso per la somma di 35.000 euro.
Arrestato il sindaco di Foggia: i fatti imputati a Franco Landella
Il sindaco Landella, “abusando della sua carica”, avrebbe richiesto la somma di 500mila euro prima, accomodata in 300mila poi, ad un imprenditore locale interessato a subentrare nell’appalto milionario di ben 53milioni, per la riqualificazione ed adeguamento degli impianti di pubblica illuminazione nel Comune di Foggia.
In quell’occasione, lo stesso avrebbe prospettato, durante un’intercettazione, di avere il potere di “poter mandare tutto all’aria”.
Per la corruzione è stato arrestato il sindaco di Foggia insieme a tutte e cinque le persone coinvolte nel blitz di oggi compresa la moglie.
L’accusa di corruzione riguarda una tangente per ottenere la proroga di una convenzione urbanistica dell’imprenditore Tonti che progettava un mega complesso edilizio nei pressi dell’ospedale.
Per questa vicenda ci sono ancora le dichiarazioni di Iaccarino.
Leonardo Iaccarino, anche lui consigliere comunale arrestato lo scorso 30 aprile con le accuse di corruzione, peculato e tentata induzione indebita.
Lo stesso Iaccarino era già famoso ben prima di questo blitz, lo scorso capodanno è stato infatti ripreso mentre esplodeva dei colpi di pistola dal balcone di casa sua per festeggiare l’anno nuovo.
Ci sono poi altre conversazioni intercettate durante le quali il politico parlava della vicenda con altri esponenti del Comune. Il giorno di Ferragosto del 2020 si tenne un incontro tra Landella e Tonti con la distribuzione della tangente da parte dell’imprenditore nelle mani del sindaco. Proprio in quelle ore divenne esecutiva la delibera di proroga.
La cifra per il voto favorevole alla deliberazione per la proroga del programma di riqualificazione urbana cui era interessata la Tonti Raffaele Coer srl era di almeno 32.000 euro.
Dalle indagini è inoltre emerso che parte della somma corrisposta è stata poi consegnata dalla moglie del sindaco agli altri consiglieri comunali indagati.
