Amedeo Galano è un under 30 vicentino che, portando Nextdoor in Italia, ci ha permesso di non sentire troppo la mancanza del viaggiare, di riscoprire il quartiere, il valore della vicinanza e delle piccole cose e che anche nelle brevi distanze c’è molto, l’avevamo dimenticato.
Nextdoor, finestra virtuale su cortile, è un’app, una vera e propria piazza digitale che consente ai vicini di casa di connettersi, condividere idee e organizzare attività nella vita reale.
Nata a San Francisco, viene introdotta nello stivale nel 2018.
Chi è Amedeo Galano?
Classe 1994, nato a Vicenza, inizia la sua carriera fondando The Healthy Clubbing e occupandosi dell’organizzazione di eventi musicali e artistici proprio nella sua città natale.
Dopo un’esperienza di volontariato in Brasile, si trasferisce a Copenhagen dove frequenta alla Copenhagen Business School un master in Strategic market creation.
Lavora per due anni in Digiseg, una startup che, attraverso l’intelligenza, colleziona dati.
Trasferitosi nella capitale dei Paesi Bassi, inizia a fare la spola tra Amsterdam e Milano, dove diventa head of marketing per Nextdoor Italia.
Amedeo racconta sul suo lavoro:
Vuol dire gestire la crescita e lo sviluppo dell’app in Italia, seguendo quelle che sono metriche riguardanti growth, retention e monetization di Nextdoor.
Assieme al mio team, settiamo obiettivi, creiamo e sviluppiamo campagne creative, proponiamo nuove features, le testiamo e cerchiamo di far in modo di rispondere alle esigenze della nostra comunità.
Essere head of marketing significa avere una vision chiara di ciò che è, e ciò che sarà, Nextdoor in futuro.
Amedeo Galano, Nextdoor e il futuro delle startup
Appassionato di musica, tecnologia e politica, Amedeo Galano oggi vive a Barcellona dove da remoto lavora per la filiale italiana di Nextdoor e ha già le mani in nuovo progetto: Levels Up.
Spiega:
Assieme ad altri giovani imprenditori abbiamo lanciato questo nuovo fondo di investimenti specializzato in early stage startup.
Il mio sogno è quello di offrire la mia esperienza e le mie skills a startup innovative che lo necessitano e aiutarle a crescere.
Nextdoor, la finestra virtuale sul cortile
Nextdoor, l’app Made in Usa, arrivata in Italia nel 2018, crea e rafforza la solidarietà del vicinato.
Impossibilitati nel muoverci e percorrere grandi distanze, si sono riscoperti nuovi valori e nuove realtà, quelle che sono proprio a pochi passi da noi.
Nel periodo della pandemia è stato un prezioso supporto alla socialità poiché gli utenti hanno visto le relazioni scomparire e considerato le piattaforme parte integrante della propria routine.
Con 260mila quartieri connessi nel mondo, Nextdoor è una “portineria 2.0” che unisce gli utenti per affinità geografica.
È in Nextdoor che si cercano soluzioni a piccoli problemi quotidiani: c’è chi cerca lavoro, chi ha bisogno di idraulico, di una pescheria, di una qualsiasi riparazione, chi si offre per portar fuori il cane, chi ha bisogno di qualche medicina, chi in generale ha bisogno di un piccolo aiuto.
Non solo: Nextdoor è anche uno strumento a supporto delle imprese locali.
Andrew Cuomo, il governatore dello Stato di New York, rendendosi conto del potere di penetrazione dell’app, ha deciso di sfruttarla per diffondere capillarmente le indicazioni sui comportamenti da seguire in emergenza.
Amedeo Galano racconta:
Vivere in uno stesso quartiere comporta delle responsabilità civiche ma anche dei vantaggi, tra cui una maggiore accessibilità alla socialità: è più semplice trovare amici se vivono vicino a te.
Il valore delle piccole cose è stato riscoperto durante il periodo di confinamento domiciliare.
Specialmente in una forte economia del tempo, dove qualsiasi minuto conta, la distanza ridotta è un vantaggio notevole quando vogliamo socializzare, e Nextdoor offre il medium perfetto.
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Amedeo Galano, il capo di Nextdoor Italia, l’app che unisce il quartiere
Arrivato nel 2018, Nextdoor conta in Italia 3mila quartieri. Amedeo Galano, capo del dipartimento italiano, chiosa:
Ci sono decine di app per incontrarsi, Nextdoor però è la numero uno per incontrare persone vicine.
Nel periodo della pandemia è stato un prezioso supporto alla socialità poiché gli utenti hanno visto le relazioni scomparire e considerato le piattaforme parte integrante della propria routine.
D’ora in poi si moltiplicheranno le interazioni per attivare progetti nei quartieri attraverso chiamate dal basso, in un’ibridazione costante tra reale e virtuale.
Le mini funzionalità introdotte in quarantena, come la Mappa della solidarietà e i Gruppi solidali, rispondono ai bisogni emersi, ma la chiave del successo sarà la rete dei micro business: consigli e punti di vista hanno l’opportunità di generare fiducia per via della prossimità.
La mappa della solidarietà è tra le peculiarità più notevoli dell’app.
Introdotta durante la pandemia, ma dimostrata la sua efficienza anche in seguito, la mappa della solidarietà è una feature live che, stimolando conversazioni reali, permette la risoluzione di problemi concreti.
Amedeo Galano chiarisce:
Abbiamo deciso di continuare a lasciare live la feature in modo da stimolare la creatività anche durante il post-covid, perchè crediamo che sia uno dei pilastri di Nextdoor e in sé della vita di vicinato.
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