Kylie Jenner: la più giovane miliardaria del mondo ha 20 anni

Martina Mugnaini
Martina Mugnaini
Martina Mugnaini. Classe 1991. Nata e vissuta a Roma, ha un forte legame con le sue origini fiorentine. Laureata in Filologia Moderna alla Sapienza e giornalista, ama scrivere di tutto quello che riguarda l’arte, la letteratura, il teatro e la cultura digitale. Da anni lavora nel campo della comunicazione e del web writing interessandosi di tutto ciò che riguarda l'innovazione. Bibliofila e compratrice compulsiva di libri di qualunque genere, meglio se antichi: d'altronde “I libri sono riserve di grano da ammassare per l’inverno dello spirito” e se lo dice la Yourcenar sarà vero.
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Kylie Jenner potrebbe presto diventare la miliardaria più giovane del mondo. Finora il primato l’ha avuto Mark Zuckerberg grazie al suo Facebook che a soli 23 anni, nel 2008, gli ha consentito di raggiungere il miliardo di dollari. Bill Gates è arrivato a questo traguardo solo dopo i 30, nel lontano 1987. Ma ecco che questa 20enne potrebbe prendere il posto del nostro Mark secondo Forbes: Kylie Jenner, sorella di Kim Kardashian, fondatrice e unica proprietaria del brand di cosmetici Kylie Cosmetics. Già lo scorso anno la minore del clan Kardashian è comparsa nella classifica della famosa rivista americana dei 30 under 30 più influenti del pianeta. Ora il salto di qualità: nel numero di agosto la giovane imprenditrice è al 27esimo posto tra le self-made women più ricche d’America con un patrimonio netto di 900 milioni di dollari. Al miliardo manca davvero poco.

A soli 20 anni – ne compirà 21 ad agosto – Kylie Jenner è una madre giovanissima e gestisce una delle società di make-up e cosmesi più famose di sempre. Chi ha seguito la sua ascesa sui social sa che appena cinque anni fa andava a scuola, aveva le labbra sottili e in tv si appassionava alle vicende sentimentali della sorellastra Kim. La sua famiglia può definirsi abbastanza articolata: sua madre è Kris Houghton, suo padre invece è Caitlyn Jenner o meglio si chiamava Bruce prima di cambiare sesso a 66 anni. La sorella maggiore è la famosa modella Kendall e le sorellastre, nate dal primo matrimonio della madre, sono le tre celeberrime Kardashian: Kim, Kourtney e Khloé. Seguire questo complicato albero genealogico ha richiesto un po’ di fatica ma è fondamentale par capire le ragioni del suo incredibile successo: in realtà è tutto scritto sui social.

Le insicurezze raccontate sui social creano un impero

Nel periodo in cui andava in onda il reality show televisivo dedicato alla sua famiglia – Keeping Up with the Kardashians la allora piccola Kylie trascorreva il tempo sui social lamentandosi del poco volume delle sue labbra. Di giorno in giorno ha raccontato la sua vita su Instagram in un profilo che cresce ogni minuto che passa.

La copertina di Forbes con Kylie Jenner
La copertina dell numero di agosto di ‘Forbes’ con Kylie Jenner.
Insomma, mentre le sorelle maggiori recitavano e calcavano le passerelle, Kylie viveva la sua vita condividendola con migliaia di followers. Come ha raccontato a Forbes, tutto è nato dall’insicurezza derivante dalle sue labbra sottili: “Le trasformavo grazie al makeup, utilizzando la matita per ingrandirle. Ma non ne trovavo mai una giusta che potesse combaciare perfettamente con i miei lipstick preferiti”. Così ha creato da sola un kit labbra che aveva un costo di 29 dollari e che è andato sold out in meno di un minuto. Ecco quindi il motivo per cui la sua linea di cosmetici, la Kylie Cosmetics, e in particolare la sezione dedicata alle labbra, è diventata la punta di diamante del suo fatturato. Perché ha raccontato la sua vita in modo credibile, ha fatto in modo che migliaia di donne si immedesimassero in lei. Ogni immagine postata ha il sapore della naturalezza. Persino quando si fa fotografare con parrucche improbabili e vestiti eccentrici. Il suo punto di forza sui social è senza dubbio saper raccontare una storia. Basta considerare che un post di Kylie ha un valore che si aggira attorno al milione di dollari. L’espressione «self-made» proposta da Forbes è quindi fuori luogo? In realtà la maggior parte dei suoi guadagni – e parliamo di qualcosa come 800 milioni – viene dalla sua personale linea di bellezza. Gli accordi promozionali e da sponsor – nei quali essere una Kardashian ha sicuramente aiutato – le portano al massimo cento milioni. Leggi anche: “Basta con gli influencer. Il marketing oggi punta sugli influser“.

Numeri social da capogiro

Il segreto del suo successo è tutto in quegli 111 milioni di follower su Instagram? Forse sì ma non solo: conta anche la qualità. Sua sorella Kim ne ha 114 milioni ma quello che rende la community di Kyle Jenner unica nel suo genere è la partecipazione e l’affetto: loro sono cresciuti insieme a lei, l’hanno vista dimagrire, farsi bionda, poi tornare mora, scegliere una Ferrari o una bicicletta. Il punto è questo: è stata la vita in presa diretta sui social, il fatto che Kyle sia cresciuta su Instagram, a fare la differenza. Le sorelle erano già personaggi televisivi e famosi prima di essere star sui social.

Ecco quindi cosa ha fatto la più giovane miliardaria del mondo: in tre anni ha costruito un impero del make up, sfruttando la sua enorme popolarità sui social. Non solo Instagram, ha profili seguitissimi anche su Snapchat, Twitter e Facebook. I suoi trucchi in edizione limitata vanno sold out in pochissimo tempo: nel 2016 una sua linea di prodotti ha incassato 19 milioni di dollari in sole 24 ore. Non a caso la Jenner ha dichiarato a Forbes: “I social media sono una piattaforma incredibile. Ho un accesso così facile ai miei fan e ai miei clienti“.

L’era dei 20enni miliardari: merito dei social?

Forbes definisce la Kylie Cosmetics una “startup ultraleggera” perché quasi tutto, dalla produzione alle spedizioni, è affidato a terzi. Esclusi i costi generali è tutto profitto per Kylie: il suo impero da quasi un miliardo di dollari conta solo sette dipendenti a tempo pieno e cinque part-time. Una startup quindi: quel nuovo modo di fare impresa tipico dei Millennials e anche della così detta Generazione Z dei nativi digitali. Le startup si nutrono di internet e social network, la loro esistenza è legata a doppio filo con l’evoluzione tecnologica e con il marketing digitale. Ecco perché nell’era dei social non stupisce che tra i più giovani miliardari del pianeta ci siano proprio quelli che i social li hanno creati: basti pensare a Zuckerberg o al fondatore di Snapchat Evan Spiegel. Ma non solo: essere nati e cresciuti nel mondo digitale rende l’approccio degli iGen’ers già innovativo rispetto alle generazioni più vecchie: sanno far fruttare il web per conquistare clienti e far crescere un’azienda sfruttando al massimo tutto quello che internet può offrire.

di Martina Mugnaini
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